Miguel de Cervantes è uno scrittore, poeta e drammaturgo spagnolo del XVI secolo, noto come il più grande autore classico della letteratura spagnola e considerato il padre della lingua letteraria spagnola. Si dedica soprattutto a generi popolari, come la novella e il teatro, perché aspira a fare una letteratura di grande diffusione, che gli permetta di guadagnarsi da vivere con essa e ottenere fama. La ottiene, ed è legata in particolare al Don Chisciotte, figura destinata ad avere un’influenza enorme nell’immaginario collettivo occidentale.
La sua produzione rispecchia la fase di passaggio dallo spirito rinascimentale a quello barocco, esprimendo la crisi dell’idealismo e del mito dell’armonia, sostituiti dalla scoperta degli aspetti più nascosti, spontanei e oscuri dell’animo umano.
Biografia e opere
Cervantes nasce verso la metà del XVI secolo presso Madrid, da una famiglia modesta; questo lo spingerà ad affannarsi per tutta la vita a cercare la gloria e l’ascesa sociale, soprattutto attraverso la partecipazione a imprese militari e il servizio presso corti nobiliari in Spagna e in Italia, ma senza successo. Egli perciò non è un intellettuale di professione, ma studia e scrive, coltivando la sua vera passione, a margine delle turbolente attività in cui si impegna per guadagnare denaro e posizione.
Negli ultimi anni della sua carriera militare, viene catturato dai pirati turchi e tenuto prigioniero per 5 anni, poi viene liberato dietro pagamento di un riscatto grazie all’aiuto della famiglia e dei missionari trinitari. A questo punto torna in Spagna e si trova di nuovo in ristrettezze economiche, vive un breve matrimonio infelice e ricopre incarichi amministrativi nei quali commette diversi illeciti. Negli ultimi dieci anni della sua vita compone la gran parte della sua produzione letteraria e muore il 22 aprile 1616, anche se la tradizione indica come giorno della morte il successivo, quello della sepoltura, per la coincidenza con il giorno della morte di Shakespeare secondo il calendario giuliano.

Statua di Cervantes nella città di Alcalá de Henares, luogo di nascita dello scrittore
La sua opera di maggiore successo è, come anticipato, il Don Chisciotte, per il quale si rimanda nel dettaglio all’articolo dedicato. Il titolo originale completo è El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha, e il romanzo rispecchia la ricerca di gloria dello stesso Cervantes, e la delusione di quest’ultimo nello scoprire che la realtà è molto diversa da come immaginava. L’opera riveste grande importanza nella storia della letteratura perché introduce l’espediente del “manoscritto ritrovato” (di cui il caso più noto sono I Promessi Sposi) come base del racconto, impone il realismo e la verosimiglianza come cardini del romanzo moderno e, come dimostrano le riflessioni del narratore nei confronti del lettore, è pensato per la lettura silenziosa e individuale, che inizia a diffondersi dopo l’invenzione della stampa.
La produzione di Cervantes inizia però con l’opera giovanile La Galatea, un romanzo pastorale, e dopo il Don Chisciotte prosegue con le opere teatrali raccolte sotto il titolo Ocho comedias y ocho entremeses (Otto commedie e otto intermezzi). Verrà pubblicato postumo il romanzo Los trabajos de Persiles y Segismunda (Le fatiche di Persile e Sigismonda). Non mancano poi opere poetiche e una seconda parte della storia di Don Chisciotte, che non avrà però il successo della prima.
Cervantes – Frasi celebri
Questa che chiamiamo fortuna, è una donnaubriaca e capricciosa, ma soprattutto cieca, e così non vede ciò che fa, né sa chi getta nella polvere né chi invece porta sugli altari.
Meglio la vergogna sul viso che una macchia sul cuore.
L’ingratitudine è figlia della superbia.
Ah, memoria, nemica mortale del mio riposo!
Amore e desiderio sono due cose distinte: non tutto ciò che si ama si desidera, né tutto ciò che si desidera si ama.
Se la gelosia è un segnale d’amore, è come la febbre dell’ammalato, per il quale averla è un segnale di vita, ma di una vita malata e mal disposta.
Ieri non è che un sogno e domani è solo una visione, ma ogni giorno ben vissuto rende ogni ieri un sogno di felicità ed ogni domani una visione di speranza.
Predica bene chi vive bene.
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