Gaio Petronio Arbitro è uno scrittore latino di età neroniana dalla vita misteriosa ed eccentrica, presunto autore di un’opera unica nella letteratura latina, il Satyricon. Quest’opera letteraria di genere ibrido testimonia la tendenza alla stravaganza della cultura giulio-claudia.
Petronio – Vita
Il nome di questo autore, in mancanza di altre informazioni, è associato con quello del Petronio Arbitro descritto dallo storico Tacito come intellettuale eccentrico e raffinato esteta della corte di Nerone. Questo Petronio vive nel I secolo d.C. ed è proconsole in Bitinia, dove fa fortuna, per poi tornare a Roma e vivere una vita dissoluta e lussuosa, per cui diventa famoso in società. Al punto che si suppone che il cognome Arbiter, Arbitro, gli sia attribuito per la sua fama di arbiter elegantiae, maestro di eleganza, alla corte dell’imperatore. Il Petronio descritto da Tacito prende parte alla congiura di Pisone, la stessa in cui è coinvolto il poeta Lucano, e si suicida in una sua villa in Campania.

Scene tipiche del Satyricon di Petronio sono quelle che descrivono sontuosi e lussuriosi banchetti in casa del ricco e volgare protagonista
Satyricon
L’attribuzione del Satyricon a Petronio si basa innanzitutto sull’indicazione del cognome Arbiter nel testo, ma non è del tutto certa. Tacito, che parla del soggetto individuato successivamente come autore del Satyricon, non fa riferimeno a quest’opera, e così tutti gli autori successivi per molti secoli a venire.
Le caratteristiche di questo eccentrico personaggio, però, ben si conciliano con la figura dell’autore di un “romanzo”, il Satyricon, che è in realtà una complessa commistione di prosa, poesia e inserti novellistici, che con una trama estremamente intricata e fitta di episodi scabrosi vuole forse richiamare ironicamente il romanzo greco sentimentale.
Quest’opera di difficile classificazione è di grande interesse per il quadro realistico e spregiudicato che offre della società dell’epoca fra Claudio e Nerone: con una satira distaccata e del tutto priva di moralismo, Petronio rappresenta la vita quotidiana delle classi più povere come di quelle più ricche, sottolineando con cruda ironia la decadenza di queste ultime in un’ostentazione superficiale e volgare, a causa dell’avidità e della corruzione che dilagano nel potere e permettono anche a individui meschini e di basse origini di mostrarsi raffinati e aristocratici. Il realismo che rende preziosa quest’opera riguarda anche e soprattutto il linguaggio, testimonianza della lingua viva, parlata, sia di quella elegante e letteraria dei colti sia di quella plebea, volgare, ricca di errori, storpiature e imprecazioni.
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