William Blake (1757-1827) fu un poeta, pittore e incisore inglese, nato e morto a Londra e considerato un precursore del Romanticismo inglese.
Blake, infatti, già alla fine del Settecento affermava che l’immaginazione fosse il principale strumento di percezione umana, al di là dei cinque sensi e più potente di essi: l’immaginazione consente di arrivare a verità profonde che si trovano oltre la realtà concreta, sensibile. Per questo, secondo questo poeta, la poesia e tutte le arti si fondano innanzitutto sulla capacità immaginativa. Il vero artista, attraverso questa capacità, è in grado di avere un contatto privilegiato con Dio e la natura. Blake tuttavia rifiutava la religione tradizionale e attaccava duramente la Chiesa, ma era profondamente spirituale, con una religiosità cristiana meno dogmatica e più umana.
Blake sostenne per tutta la vita di avere visioni ispirate dal divino che infondeva nei suoi quadri, nelle sue incisioni e nelle sue poesie, arricchendole di simboli e di diversi livelli di interpretazione. Per questo, spesso, i suoi scritti sono accompagnati da illustrazioni realizzate da lui stesso per comunicare in maniera più efficace. Blake non fu molto apprezzato in vita, solo dopo la sua morte le sue opere furono riconosciute e diffuse.

Ritratto di William Blake
William Blake – Poesie
La prima importante raccolta poetica di Blake è Songs of innocence, in cui l’autore accosta la figura del bambino a quella del poeta, perché sono gli unici in grado di raggiungere la verità: i bambini riescono a farlo perché sono innocenti e naturalmente immersi nell’immaginazione, i poeti riproducono questa condizione. Questa raccolta contiene una delle poesie più famose di questo autore inglese: The Lamb.
Nella successiva raccolta Songs of experience, invece, Blake adotta una visione più pessimistica della vita, a causa delle limitazioni alla libertà che si sperimentano inevitabilmente crescendo, e del distacco dalla natura che si vive in età adulta: ne sono un esempio le poesie The Tyger e London.
William Blake – Biografia e opere
- 1757 – Nasce a Londra
- 1772 – Inizia il suo apprendistato come incisore
- 1778 – Si iscrive alla Royal Academy, un’istituzione artistica
- 1782 – Sposa Catherine Boucher
- 1783 – Schizzi poetici (Poetical sketches)
- 1783 – I canti dell’innocenza (Songs of innocence)
- 1788 – Inizia a sperimentare l’incisione a rilievo, che avrebbe poi impiegato in diverse sue opere
- 1790-93 – Il matrimonio del cielo e dell’inferno (The marriage of Heaven and Hell)
- 1793 – America: una profezia (America: A Prophecy)
- 1794 – I canti dell’esperienza (Songs of experience)
- 1794 – Europa: una profezia (Europe: a prophecy)
- 1794 – Il libro di Urizen – (The book of Urizen)
- 1795 – Il canto di Los (The song of Los)
- 1795 – Il libro di Ahania (The book of Ahania)
- 1804-1808 – Milton
- 1804-1820 Gerusalemme (Jerusalem)
- 1827 – Muore a Londra
Frasi celebri di William Blake
- Generalizzare vuol dire essere idioti.
- Quello che oggi è dimostrato fu un tempo solo immaginato.
- È più facile perdonare un nemico che un amico.
- Un cadavere non vendica le offese.
- Sii sempre pronto a dire ciò che pensi, e il vile ti scanserà.
- Chi non ha luce in viso, mai potrà essere stella.
- La via dell’eccesso conduce al palazzo della saggezza.
- Colui che ti ha permesso di fargli un torto ti conosce.
- Coloro che reprimono il desiderio, lo fanno perché il loro desiderio è abbastanza debole da poter essere represso.
- Chi manca di coraggio è esuberante d’astuzia.
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