Racconti del grottesco e dell’arabesco è una raccolta di racconti gotici e del terrore di Edgar Allan Poe, pubblicata nel 1840. Molti racconti della raccolta erano già usciti singolarmente su riviste, e l’editore volle approfittare del successo riscontrato da La rovina della casa degli Usher, al punto che non pagò i diritti a Poe per la pubblicazione, peggiorando le condizioni finanziarie e psichiche già precarie dell’autore.
Poe usa i sottili meccanismi del racconto (per esempio, l’uso di vocaboli poetici e suggestivi) per creare una situazione scarsamente delineata nei contorni, con corrispondenze inquietanti che producono una sensazione di disagio. Il lettore non riesce a sottrarsi a questa atmosfera, al punto che i racconti di Poe sono stati anche oggetto di indagini psicanalitiche. Queste storie sono dominate da atmosfere dense di mistero, espressione della tendenza romantica a esplorare le zone buie della psiche, i suoi terrori e i suoi mostri. Un’altra tendenza tipicamente romantica è quella di ambientare le storie in luoghi esotici, soprattutto d’Oriente, per creare atmosfere più suggestive e sfruttare la cultura di quei Paesi per incuriosire il lettore e accentuare l’elemento fantastico del racconto. Per questo, le atmosfere e le ambientazioni dei racconti di Poe si dividono fra quelle medievali, tipiche del romanticismo europeo, e quelle fiabesche mediorientali, ricche di fascino e mistero.

Edgar Allan Poe (1809-1849) scrive i suoi racconti spesso in prima persona, per far immedesimare il lettore nelle menti disturbate e sconvolte dei suoi personaggi
Racconti del grottesco e dell’arabesco – Trama
La raccolta è divisa in due volumi: il primo è incentrato sulle atmosfere gotiche e fantastiche e sviluppano il tema del “grottesco”, il secondo invece sviluppa il tema dell'”arabesco” con immagini caleidoscopiche e fantasiose. Questo secondo volume è ricco di descrizioni dettagliate e vivide di luoghi fantastici, spesso esotici oppure abbandonati, ricchi di simboli e presagi.
Il primo volume contiene, tra gli altri, il famosissimo La rovina della casa degli Usher, un racconto complesso narrato dall’ospite in visita all’amico d’infanzia Roderick Usher. Elementi inquietanti si accumulano: una fosca giornata; la triste vista della casa che sorge su uno stagno nero; un’impercettibile fessura nella facciata; le acque malsane; la debole luce; la pallidezza da fantasma dell’amico; la malattia della sorella Madeline; la morte, la sepoltura, la ricomparsa di Madeline; la morte di Usher; la distruzione subitanea della casa Usher. Nei racconti di questo primo volume tornano spesso questi elementi: la malattia, reale ma con effetti spesso soprannaturali o che appaiono tali a una mente incapace di essere razionale di fronte alla morte, i fantasmi, la follia, la morte.
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