Percy Bysshe Shelley fu un poeta inglese fra i più famosi della seconda generazione dei poeti romantici. Del romanticismo condivide soprattutto lo spirito ribelle e il culto della Natura: il poeta ha il ruolo di guidare la rinascita morale dell’uomo, che può derivare solo da un profondo contatto con la natura. Shelley è ateo e vede nella natura l’unica presenza divina possibile.
Come molti altri poeti romantici suoi contemporanei, Shelley era affascinato dagli ideali libertari e anarchici e riteneva necessario un radicale rinnovamento della società e partecipò attivamente alla vita politica, attirandosi l’ostilità sia della propria famiglia aristocratica, sia del governo inglese. La formazione che la sua famiglia gli garantì, però, gli trasmise una passione per i miti classici che emerge in molte sue poesie. Nei suoi componimenti, non solo in prosa ma anche in versi, è spesso presente l’impegno politico e sociale, con una retorica spesso enfatizzata per fare propaganda.
Grazie a un suo amico e compagno di attività politica, il poeta conobbe Mary Wollstonecraft, con cui fuggì in Svizzera, dove anni dopo lei scrisse il romanzo che l’avrebbe resa famosa, Frankenstein; lì la coppia conobbe e visse per un certo periodo anche con il poeta Lord Byron.
Dopo numerosi viaggi di rientro e fuga dall’Inghilterra, Percy e Mary Shelley si stabilirono in Italia, dove il poeta morirà a causa di un naufragio nel mare di fronte a Viareggio.

Le ceneri di Percy Shelley furono seppellite a Roma, ma il suo cuore fu portato a Bournemouth per essere sepolto insieme a Mary Shelley e alla sua famiglia
Shelley – Poesie
Le poesie di Shelley sono ricche di riflessioni filosofiche e ideali, ma si ispirano anche a esperienze personali del poeta. Una delle più famose, Ode to the West wind (Ode al vento dell’ovest), esprime gli ideali filosofici ma anche la poetica dell’autore.
Tra le poesie di tema politico-sociale, invece, la più nota è Ozymandias.
Oltre alle poesie vere e proprie, Shelley è famoso anche per i poemi narrativi, in particolare il Prometeo liberato, che si ispira al mito greco e lo reinterpreta secondi gli ideali di ribellione romantici.
Percy Bysshe Shelley – Biografia e opere
- 1792 – Nasce a Horsham
- 1802 – Entra nella Syon House Academy di Brentford
- 1804 – Viene ammesso allo Eton College
- 1810 – Entra all’Università di Oxford
- 1810 – Zastrozzi (Zastrozzi, a Romance, romanzo gotico)
- 1811 – Viene espulso da Oxford a causa dell’opuscolo La necessità dell’ateismo (The Necessity of Atheism), che in realtà è opera del suo amico Thomas Jefferson Hogg
- 1811 – Sposa Harriet Westbrook da cui avrà due figli
- 1814 – Fugge in Francia con Mary Wollstonecraft Godwin (nota poi come Mary Shelley, autrice del romanzo di fantascienza Frankenstein o il Prometeo moderno)
- 1816 – Harriet Westbrook muore suicida
- 1816 – Sposa Mary Wollstonecraft Godwin
- 1818 – Parte con la famiglia alla volta dell’Italia
- 1819 – I Cenci (The Cenci, tragedia in versi)
- 1819 – Ode al vento dell’Ovest (Ode to the West Wind, ode)
- 1819 – La maschera dell’anarchia (The Masque of Anarchy, poema a sfondo politico)
- 1820 – Prometeo liberato (Prometheus Unbound, dramma lirico in versi)
- 1822 – Muore a Viareggio
Frasi celebri di Percy Bysshe Shelley
- I poeti sono i legislatori misconosciuti del mondo.
- O vento, se arriva l’Inverno, può essere la Primavera tanto lontana?
- È difficile credere che il destino dell’uomo sia così basso che egli nasca solo per morire.
- Non c’è alcun divertimento nell’odio quando tutta la rabbia risiede da una sola parte.
- L’anima incontra l’anima sulle labbra degli amanti.
- I camaleonti vivono di luce e di aria: / Il cibo dei poeti è l’amore e la fama.
- So di essere uno di quelli che gli uomini non amano; ma sono di quelli di cui si ricordano.
- L’inferno è una città che somiglia molto a Londra, una città con tanta gente e tanto fumo
- Non c’è vera ricchezza all’infuori dell’umano lavoro.
- Raramente ho visto una città così bella al suo primo apparire come Firenze.
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