Otello è una tragedia, in versi e in prosa, di William Shakespeare. La tragedia del moro di Venezia rappresenta l’unica opera di Shakespeare che ha per oggetto un dramma familiare, i cui protagonisti non sono personaggi dell’alta nobiltà. Il drammaturgo si ispirò alla raccolta di novelle Ecatommiti, di Giambattista Giraldi Cinzio, prendendone tutti i personaggi e gli eventi essenziali.
In questo dramma Shakespeare sovverte il tradizionale simbolismo dell’epoca che identificava il bianco con il bene e il nero con il male, rappresentando il personggio nero come nobile e il soldato bianco come bugiardo. Inoltre, nella fonte di ispirazione l’autore concludeva il dramma moralizzando e affermando che le donne europee non possono sposare uomini di altre nazioni, che sono incontrollabili e irruenti, mentre Shakespeare elimina questa sentenza.
Da questa tragedia sono state tratte due famose trasposizioni operistiche da Gioacchino Rossini e Giuseppe Verdi.

Per dissuadere i profanatori di tombe, all’epoca molto comuni, Shakespeare scrisse un epitaffio che suona come una maledizione
Otello – Trama
Otello è un generale al servizio della Repubblica Veneta, con il ruolo di combattere i turchi, ma è anche un moro, perciò estraneo alla società veneziana. Dopo aver sposato in segreto Desdemona, figlia del senatore veneziano Brabanzio, viene diabolicamente indotto da Iago a credere di essere tradito dalla moglie e, roso dalla gelosia, giunge a ucciderla. Quando scopre l’innocenza di Desdemona, Otello si uccide a sua volta, mentre Iago è condannato alla tortura. La figura di Iago è divenuta il simbolo dell’inganno diabolico e meschino.
Personaggi principali
Otello, generale moro
Desdemona, moglie di Otello
Iago, alfiere
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