Nathaniel Hawthorne (1804-1864) è tra i più importanti narratori dell’Ottocento americano. Originario di una famiglia puritana del Massachusetts, trascorre una vita ritirata e tranquilla immerso nella problematica riflessione morale alimentata dal contrasto tra le proprie convinzioni personali e gli ideali puritani. Le questioni morali e il loro manifestarsi nell’individuo e nella società sono il tema centrale di tutta la produzione letteraria di questo autore, soprattutto del suo capolavoro, La lettera scarlatta, incentrato su un adulterio.

A Nathaniel Hawthorne è stato intitolato un cratere sul pianeta Mercurio
Biografia e opere
Nathaniel Hawthorne nasce nel 1804 nel Massachussets in una famiglia puritana. Dopo la laurea lavora come redattore per una rivista e inizia a pubblicare racconti su diverse riviste, che poi raccoglie nell’antologia Racconti narrati due volte. In seguito lavora per la dogana di Boston e poi per quella di Salem, ma continua intanto a scrivere, sempre racconti. La sua attività di romanziere inizia nel 1850 con La lettera scarlatta, un successo strepitoso che gli consente di vivere di scrittura. A breve distanza perciò Hawthorne pubblica La casa dei sette abbaini e Il romanzo di Valgioiosa. Lo scrittore diventa grande amico di Herman Melville, che gli dedica Moby Dick.
Con l’elezione di un suo vecchio compagno di scuola, Pierce, presidente degli Stati Uniti, Hawthorne viene nominato console a Liverpool e sospende le pubblicazioni letterarie, per riprenderle dopo tre anni con il romanzo Il fauno di marmo, dopo il quale la salute compromessa gli impedisce di portare a termine altre opere.
Nathaniel Hawthorne – Frasi celebri
Non c’è uomo che a forza di portare una maschera, non finisca per assimilare a questa anche il suo vero volto.
Le carezze, le espressioni di amore, sono necessarie alla vita affettiva come le foglie alla vita di un albero. Se sono interamente trattenuti, l’amore morirà alle radici.
La felicità è come una farfalla: se l’insegui, non riesci mai a prenderla, ma se ti metti tranquillo, può anche posarsi su di te.
Non bisogna volgersi indietro. Il passato è morto. Perché dovremmo fermarci a guardarlo ancora?
Caratteristica della maggior parte degli uomini è di diventar feroci soltanto perché è in loro potestà fare del male.
Noi spesso ci rallegriamo con noi stessi al momento del risveglio da un sogno agitato: potrebbe essere lo stesso nel momento successivo alla morte.
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