Molloy è un romanzo di Samuel Beckett pubblicato nal 1951 in Francia e poi tradotto dall’autore stesso in inglese. È il primo della trilogia di romanzi, la quale prosegue con Malone muore e L’innominabile. Il successo di questa trilogia però arriverà solo dopo quello di Aspettando Godot, con cui questo romanzo condivide già il senso dell’assurdo delle vicende umane e l’inutilità della ricerca di una logica.
Nell’opera sono presenti tratti autobiografici: l’amore per la bicicletta, la collezione di francobolli, la sedia a dondolo, alcuni elementi tipici dei romanzi gialli che Beckett amava leggere. Molti considerano anche i protagonisti degli alter-ego dell’autore: Molloy rifletterebbe la parte irlandese di Beckett, Moran quella francese. Come uno dei due, tra l’altro, Beckett inizia la stesura del romanzo proprio nella stanza della madre nella casa di famiglia.
Rispetto alle opere precedenti di Beckett, in questa si evidenzia una riduzione all’essenziale della lingua e dello stile.

Francobollo commemorativo di Samuel Beckett
Molloy – Trama
Nella prima parte a parlare è Molloy, un ex vagabondo che si trova nella camera di sua madre e racconta un viaggio intrapreso in precedenza, durante il quale girava in bicicletta senza meta incontrando personaggi bizzarri.
Nella seconda parte, invece, il narratore è l’agente segreto Moran, che riceve l’incarico di trovare Molloy, ma non riesce nell’impresa e durante la ricerca condotta insieme al figlio uccide qualcuno che somiglia a se stesso e si riduce a vivere come un barbone, abbandonato da tutti, mentre scrive il rapporto dell’indagine, imperterrito. Nel frattempo, Molloy è alla ricerca della prorpia madre, ma quando ne trova la casa lei è morta. Inizia a scrivere un resoconto della sua ricerca e ogni tanto compare un uomo che gli lascia del denaro in cambio dei suoi fogli.
Personaggi principali
Molloy, ex vagabondo
Moran, agente segreto
Jacques, figlio di Moran
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