Lord Byron fu un poeta fra i massimi esponenti del romanticismo inglese. Il suo vero nome era George Gordon Byron, nobile di famiglia paterna. Fu considerato il più grande poeta del suo tempo e si costruì un vero e proprio personaggio eccentrico e chiacchierato: divenne una sorta di celebrità grazie al suo carisma, alla sua bellezza, al suo stile poetico che divenne una moda in tutta Europa. Fu al centro di molti scandali amorosi e turbolente vicende politiche.
Byron si identificava con il modello dei suoi personaggi, quello dell’eroe byroniano: un uomo di grande talento, in contrasto con la società, di alto rango, ma sprezzante verso i titoli, protagonista di amori difficili, ribelle, presuntuoso, spesso tormentato dal suo passato.
La poesia di Lord Byron, infatti, esprimeva l’inquietudine, la malinconia e lo spirito di ribellione che erano tipici dell’Ottocento e del Romanticismo.
Viaggiò in tutta Europa e dopo aver cavalcato l’onda della fama raggiunta cercò di allontanarsene, diventando più tenebroso e solitario e fuggendo dalla Gran Bretagna, dove era troppo noto. Lord Byron trascorse perciò gli ultimi anni di vita in Italia e poi in Grecia: qui prese parte alla guerra d’indipendenza greca contro la dominazione turca e morì, ancora molto giovane.

Statua di Lord Byron
Lord Byron – Poesie
L’opera che diede per prima grande notorietà a Byron fu Childe Harold’s Pilgrimage, una sorta di diario di viaggio poetico sui Paesi che il poeta visitò nel corso del suo Grand Tour in Europa.
L’evoluzione dei personaggi delle opere di Byron riflette anche l’evoluzione del poeta stesso: il viaggiatore Harold era un rampollo dedito ai vizi che cerca sfogo in un viaggio in terre straniere; il protagonista della sua ultima opera, Don Juan, è un personaggio più meditativo e sofferente presentato con una forte vena satirica e autocritica.
Lord Byron – Biografia e opere
- 1788 – Nasce a Londra
- 1791 – Muore suo padre, John Byron
- 1798 – Eredita il titolo di barone da un suo prozio
- 1805 – Si iscrive al Trinity College di Cambridge
- 1809 – Occupa il seggio a lui spettante presso la Camera dei lord
- 1809 – Inizia un lungo viaggio nell’Europa continentale
- 1811 – Fa ritorno in patria
- 1812-1818 – Il pellegrinaggio del giovane Aroldo (Childe Harold’s Pilgrimage, poema narrativo)
- 1814 – Il corsaro (The Corsair, novella)
- 1815 – Si sposa con la nobile ereditiera Anne Isabella Milbanke
- 1815 – La distruzione di Sennacherib (The Destruction of Sennacherib, poema)
- 1816 – Si separa dalla moglie e parte per l’Europa
- 1816 – Manfredi (Manfred: A dramatic poem, opera teatrale)
- 1816 – Il prigioniero di Chillon (The Prisoner of Chillon, poema)
- 1817-1818 – Mazeppa (poemetto)
- 1818 – Don Giovanni (Don Juan, poema epico-satirico rimasto incompiuto)
- 1820-1821 – Entra a far parte della carboneria
- 1821 – Caino (Cain, tragedia in versi)
- 1821 – I due Foscari (The Two Foscari: An Historical Tragedy, opera teatrale in versi)
- 1821 – Marino Faliero, Doge di Venezia (Marino Faliero, Doge of Venice, tragedia)
- 1821 – Sardanapalo (Sardanapalus, tragedia)
- 1823 – Si reca a Cefalonia
- 1824 – Muore a Missolungi (Grecia)
Frasi celebri di Lord Byron
- Il ricordo del piacere non è più piacere. Il ricordo del dolore è ancora dolore.
- L’odio è il piacere più duraturo; gli uomini amano in fretta, ma odiano con calma.
- Non v’è nulla, senza dubbio, che calmi lo spirito come il rum e la vera religione.
- Chi ha da fare non ha tempo per le lacrime.
- Nello sport puoi scegliere tra il piacere della vittoria e il piacere della sconfitta.
- Se Laura fosse stata la moglie di Petrarca, pensate che lui le avrebbe dedicato sonetti tutta la vita?
- Il piacere è peccato, e qualche volta il peccato è un piacere.
- Nella poesia, nulla è difficile come il principio, tranne forse la fine.
- Dolce è la vendetta; specialmente per le donne (spesso attribuita erroneamente ad Albert Einstein)
- Il cane è l’amico più fedele, il primo cui dare il benvenuto, il più importante da difendere.
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