La fattoria degli animali è un romanzo di George Orwell, parabola delle origini utopiche della rivoluzione russa e dello Stato totalitario formatosi sotto Stalin. Pubblicato nal 1945, è il romanzo in cui Orwell cerca di unire obiettivo politico e obiettivo artistico. L’autore aveva iniziato a maturare un atteggiamento critico nei confronti di Stalin e dello stalinismo in maniera precoce, quando ancora l’Inghilterra e gli Stati Uniti erano alleati dell’Unione Sovietica e consideravano Stalin positivamente, per questo il romanzo inizialmente non fu accettato dagli editori e la pubblicazione fu ostacolata e ritardata. Orwell aveva sviluppato questa visione critica durante la sua esperienza nella guerra civile spagnola: si era reso conto di come lo stalinismo avesse deformato gli ideali socialisti, e disprezzava l’atteggiamento del Ministero dell’Informazione inglese, che faceva propaganda a favore di Stalin per rendere il popolo favorevole all’alleanza con l’Unione Sovietica.
L’idea della fattoria viene a Orwell dalla riflessione su quanto molti animali siano molto più forti degli uomini e potrebbero quindi sopraffarli, solo che non ne hanno coscienza. Nel testo le allusioni a eventi storici reali sono numerosissime e puntuali: per esempio, la rivoluzione degli animali è ovviamente la rivoluzione russa, mentre la cena finale tra maiali e umani allude alla conferenza di Teheran tra Roosevelt, Churchill e Stalin alla fine della Seconda guerra mondiale.

Londra, targa commemorativa per George Orwell (pseudonimo di Eric Arthur Blair, 1903-1950)
La fattoria degli animali – Trama
Nella forma di una favola talvolta esilarante, ma più spesso amara, questa novella allegorica racconta la ribellione degli animali domestici contro gli oppressori umani. Inizialmente, gli animali vittoriosi sono mossi da uno spirito egualitario e condividono i sacrifici, ma presto i maiali, più furbi delle altre bestie, si impadroniscono della fattoria. Il loro motto è: “tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”. Parodiando la dirigenza della Russia postrivoluzionaria, i maiali istituiscono la dittatura e alla fine diventano più oppressivi dei padroni di un tempo. Alla fine, i maiali invitano i vicini umani a una festa di riconciliazione, così che gli altri animali si rendono conto di aver semplicemente scambiato una tirannide con un’altra.
Personaggi principali
Vecchio Maggiore, maiale anziano e saggio venerato da tutti, allegoria di Lenin
Napoleone, maiale dittatore, allegoria di Stalin
Palladineve, maiale rivoluzionario autentico, allegoria di Trotzky
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