L’innominabile è un romanzo di Samuel Beckett pubblicato nel 1953 in Francia, poi tradotto in inglese dall’autore stesso, com’era sua abitudine. È il terzo ed ultimo episodio della trilogia di romanzi iniziata con Molloy e proseguita con Malone muore. Sono le opere più intimiste di questo autore, che in esse inserisce elementi autobiografici ed esplora la propria interiorità. Alla pubblicazione di questo terzo romanzo Beckett iniziava ad avere una certa notorietà, che sarebbe poi esplosa con Aspettando Godot.
La struttura del discorso (per lo più costruito da una lunga serie di frasi non separate fra loro da segni di punteggiatura; tecnicamente definita come run-on sentence) rende l’atmosfera cupa e disperata. Il romanzo si conclude con “I can’t go on, I’ll go on”, titolo di una successiva nota antologia su Beckett.

Samuel Beckett vinse il Nobel per la letteratura nel 1969
L’innominabile – Trama
Il romanzo non è che uno sconnesso monologo di un protagonista senza nome e immobile. Non c’è una vera trama né si capisce se gli altri protagonisti (Mahood e Worm) esistano veramente o se siano solo proiezioni di chi narra. Il protagonista rivendica anche il ruolo di creatore dei personaggi principali dei primi due romanzi della trilogia.
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