Edgar Allan Poe (1809-1849) è tra i più grandi narratori dell’Ottocento americano ma è anche un anticipatore di generi e tendenze nuovi che saranno tipici del Novecento con il suo interesse lucido e a tratti morboso per le ossessioni e le zone oscure della psiche umana. Questo interesse trova riscontro anche nella vita tormentata dell’autore, ribelle dal carattere difficile, inquieto e consumato dall’alcol e dal gioco d’azzardo a soli quarant’anni. Alle necessità economiche si devono i racconti di Poe, altrimenti poeta per vocazione (celebre Il corvo), pubblicati su riviste e testimoni di una straordinaria capacità evocativa che, attraverso situazioni angoscianti e misteriose, esplora le lacerazioni della personalità umana. Deve la sua notorietà ai Racconti pubblicati in circa 25 anni di attività; fra quelli meglio riusciti si annoverano Il gatto nero, William Wilson, Il pozzo e il pendolo, Il cuore rivelatore, I delitti della Rue Morgue.

Edgar Allan Poe è il padre del racconto dell’orrore e poliziesco
Biografia e opere
Poe nasce a Boston nel 1809 da una coppia di attori, ma perde i genitori molto presto e viene affidato alla famiglia di un mercante scozzese in Virginia. Si trasferisce con la nuova famiglia a Londra, dove compie gli studi e dimostra ben presto una forte inclinazione alla poesia ma anche una mente dall’equilibrio fragile. Al periodo degli studi rimanda il racconto William Wilson, scritto molti anni dopo. Tornato negli Stati Uniti, Poe inizia a frequentare l’università della Virginia, ma cade nel vizio dell’alcol e del gioco e si indebita, fino a essere costretto ad abbandonare gli studi per lavorare come giornalista. Per mantenersi, il giovane si arruola nell’esercito a soli diciotto anni mentendo sulla propria età.
Lasciato l’esercito, Poe si iscrive all’accademia militare West Point, ma ne viene espulso per negligenza perché trascorre il suo tempo a scrivere e decide di iniziare a provare a dedicarsi seriamente alla letteratura, facendosi apprezzare nell’ambito delle riviste con il racconto Manoscritto trovato in una bottiglia. La mancanza di una legge sul diritto d’autore e il suo alcolismo gli causano però continue difficoltà e lo costringono a chiedere ripetutamente aiuti economici.
Dopo il matrimonio con la giovanissima cugina Virginia, Poe trova una certa stabilità e pubblica il suo primo e unico romanzo, Le Avventure di Gordon Pym, e la sua prima raccolta di racconti, Racconti dell’Arabesco e del Grottesco, oltre ad affermarsi come critico letterario. Continua poi a pubblicare racconti sciolti su riviste, ma quando la moglie Virginia si ammala gravemente di tubercolosi peggiora anche il vizio mai sopito di Poe dell’alcolismo.
La pubblicazione della poesia Il corvo, nel 1843, ottiene grande successo, ma a Poe non viene riconosciuto quasi nessun compenso economico e la povertà, insieme alla morte di Virginia, sprofonda lo scrittore in una grave depressione. Dopo aver cercato di riabilitarsi abbandonando droghe e alcol, Poe morirà a soli quarant’anni per cause ancora misteriose.
Edgar Allan Poe – Frasi celebri
Ciò che scambiate per pazzia non è altro che estremo godimento dei sensi.
L’unico modo di conservare all’uomo la sua libertà è di essere sempre pronti a morire per essa.
Quelli che sognano ad occhi aperti sono a conoscenza di molte cose che sfuggono a chi sogna addormentato.
Se si guarda troppo fisso una stella, si perde di vista il firmamento.
L’ignoranza è una benedizione, ma perché la benedizione sia completa l’ignoranza deve essere così profonda da non sospettare neppure se stessa.
La scienza non ci ha ancora insegnato se la pazzia sia o no più sublime dell’intelligenza.
Il posto migliore per nascondere qualsiasi cosa è in piena vista.
Il sonno della ragione partorisce mostri.
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