Tucidide è uno storico greco tra i maggiori esponenti della storiografia antica e una fonte importante per la storia antica della Grecia, con il suo capolavoro La guerra del Peloponneso, che porta avanti il percorso di Erodoto verso uno studio della storia moderno e critico.
Tucidide – Vita
Tucidide nasce presso Atene nel 460 a.C. in una famiglia aristocratica e vive in prima persona lo scoppio e lo sviluppo della guerra fra Atene e Sparta. Milita come stratega per Atene, ma senza successo, e il fallimento gli costa l’esilio, probabilmente in Tracia, dove rimarrà per vent’anni. Secondo alcuni storici, però, Tucidide invece rimane ad Atene ma si ritira dalla vita pubblica. In ogni caso è in quegli anni che scrive la sua opera principale, raccogliendo informazioni di prima mano sull’andamento del conflitto. Per farlo, compie un viaggio a Siracusa, sede di una pesante sconfitta ateniese.
Dopo la fine della guerra, lo storico torna ad Atene, dove muore forse di morte violenta, dopo il 404 a.C.

Statua dello storico Tucidide
La guerra del Peloponneso
L’opera storica di Tucidide prosegue lo sviluppo di una storiografia critica e obiettiva avviato da Erodoto. Rispetto a quest’ultimo, Tucidide elimina del tutto dalla storia gli elementi fantastici della tradizione greca, quali divinità o prodigi, proponendosi di narrare gli avvenimenti storici in ordine cronologico e secondo razionalità e logica, senza dare opinioni o giudizi, sulla base delle fonti disponibili. L’obiettivo dello storico, secondo questo autore, è la ricerca della verità, e la conoscenza delle dinamiche reali dei fatti, delle cause e delle conseguenze, permette di approfondire le caratteristiche della natura umana e quindi di fare previsioni per il futuro: Tucidide ha una concezione ciclica della storia.
Un elemento della tradizione da cui Tucidide non riesce a svincolarsi sono i discorsi: lo storico riporta numerosi discorsi di autorità politiche o militari, ritenendoli un elemento di verosimiglianza imprescindibile che gli consente inoltre di mantenere distacco dalla narrazione, però essi sono caratterizzati da un pathos che è più tipico dell’epica che della storiografia per come la intendiamo noi oggi.
La guerra del Peloponneso è un’opera divisa in 8 libri e rimasta incompleta a causa della morte improvvisa dell’autore. Essa divide il conflitto in tre parti:
- lo scontro fra Atene e Sparta fino alla pace di Nicia del 421 a.C.;
- la spedizione ateniese in Sicilia conclusasi con la clamorosa sconfitta di Siracusa;
- la continuazione del conflitto fino al 411 a.C.
Particolarmente celebre è il racconto della peste che devastò Atene subito dopo l’inizio della guerra e che colpì lo stesso Tucidide.
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