Esopo è uno scrittore greco del VI sec. a.C. celebre per le sue oltre 350 favole che influenzarono moltissimo la cultura occidentale. Fra gli autori che riadattarono alcune sue favole si devono ricordare il poeta latino Fedro e il francese Jean de La Fontaine.
Esopo è considerato l’iniziatore della favola come forma letteraria scritta, tanto che l’attuale definizione di “favola” è basata principalmente sulla favola esopica.
Esopo – Vita
La vita di Esopo è avvolta nella leggenda: non si hanno informazioni certe, ma solo riferimenti contenuti in opere di autori successivi. Secondo la tradizione, Esopo giunge in Grecia come schiavo nel VII o VI secolo a.C., ma sulla provenienza le fonti non sono concordi. Leggenda vuole anche che questo poeta sia un uomo brutto e deforme, che stupisce tutti con il suo talento, dimostrando che l’apparenza inganna. Dopo aver ottenuto la libertà a Samo grazie alla sua abilità retorica, Esopo avrebbe vissuto alla corte di Creso e a Corinto, infine ad Atene. Lo storico Erodoto riporta che il poeta muore di morte violenta, assalito dalla popolazione durante un discorso pubblico a Delfi. Sempre secondo la leggenda, il dio Apollo vendica questo omicidio portando la peste a Delfi.

Una traduzione italiana delle favole di Esopo
Favole
Le favole di Esopo sono componimenti brevi, con personaggi che sono animali personificati (ma a volte anche piante oppure oggetti) le cui vicende hanno lo scopo di comunicare un insegnamento morale e illustrare le virtù che dovrebbero guidare il comportamento dell’uomo. Alcune di esse presentano alla fine una massima che riassume tale insegnamento, ma a volte si tratta di un’aggiunta posteriore per chiarire il significato di una favola.
I testi di Esopo con grande semplicità e con un eccellente potere di sintesi descrivono la realtà, mostrando le principali emozioni umane e dinamiche sociali. Ogni animale simboleggia una virtù o un vizio, secondo associazioni stereotipiche che sono radicate nella cultura occidentale ancora oggi, per esempio volpe-astuzia, formica-lavoro, cicala-ozio ecc. Spesso il tema delle favole è la prepotenza dei più forti che opprimono i più deboli, esperienza che Esopo in quanto schiavo conosce bene.
Le favole più famose hanno dato vita a veri e propri proverbi ancora oggi molto usati: La volpe e l’uva, La cicala e la formica, Al lupo! Al lupo! e La gallina dalle uova d’oro. Gli studiosi, tuttavia, non sono concordi sull’attribuzione delle numerose favole: alcune potrebbero essere imitazioni successive.
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