Aristofane è un commediografo greco antico, l’unico di cui possediamo oggi opere complete e quindi la nostra principale fonte di conoscenza della commedia antica (V sec. a.C.). Le sue commedie sono ricche di polemiche politiche e attacchi diretti a personaggi della vita pubblica e letteraria, di cui ci forniscono preziose informazioni.
Aristofane – Vita
Aristofane nasce a metà del V secolo a.C. ad Atene, e le poche informazioni sulla sua vita derivano dalle sue stesse opere. Inizia a scrivere commedie giovanissimo e partecipa a numerose competizioni di teatro comico, con molte vittorie. Le sue opere seguono i temi scottanti dell’attualità ateniese, dominata in quegli anni dalla guerra del Peloponneso contro Sparta. Aristofane genera quattro figli, anch’essi commediografi, e muore intorno al 385 a.C.

Statua del commediografo Aristofane
Opere
Aristofane scrive circa quaranta commedie, ma a noi ne sono pervenute solo undici complete. Questo autore considera compito del teatro educare il proprio pubblico, per questo la sua satira è quasi sempre politica e morale. Molte delle commedie della prima parte della produzione di Aristofane, per esempio, condannano la guerra del Peloponneso e il modo in cui le autorità ateniesi la gestiscono. Altre commedie invece fanno una satira più letteraria, colpendo esponenti della letteratura o della filosofia greche: per esempio il tragediografo Euripide, di cui Aristofane critica l’eccesso di innovazione, e il filosofo Socrate, criticato per la sua vicinanza ai sofisti. Entrambe le critiche derivano da un certo tradizionalismo di Aristofane e della maggior parte della società ateniese del tempo. Non manca, nelle ultime opere, la figura della donna, per la prima volta rappresentata nei suoi elementi di superiorità rispetto all’uomo.
Le commedie più famose di Aristofane sono Le rane e Le nuvole.
Le nuvole è la commedia che attacca Socrate e i sofisti, perché con la loro dialettica insegnano a sviluppare ragionamenti forti anche a sostegno di tesi assurde. Il protagonista manda il figlio a studiare da Socrate perché impari a parlare bene per difendersi in un processo in cui è coinvolto, ma il giovane impara a sostenere qualsiasi tesi gli faccia comodo, anche a discapito del genitore (lo picchia sostenendo di avere tutte le ragioni per farlo). Questa commedia esprime la diffidenza dei tradizionalisti verso le nuove filosofie che si stavano sviluppando ad Atene, tra cui quella di Socrate e quella dei sofisti, che qui vengono identificati ma erano in realtà due cose molto diverse per certi aspetti.
Le rane, invece, rappresenta il dio Dioniso che scende nell’Ade per riportare in terra Euripide e risollevare le sorti della tragedia, ma lo trova mentre litiga con Eschilo per stabilire chi dei due sia il tragediografo migliore. Iniziano una gara in cui fa da giudice Dioniso, che dichiara migliore Eschilo e per decidere chi dei due riportare in vita chiede loro un consiglio per salvare Atene dal declino dovuto alla sconfitta imminente nella guerra del Peloponneso e all’incapacità della classe politica: di nuovo vince Eschilo, che consiglia di puntare sulle navi e viene riportato in vita.
Le altre commedie complete di Aristofane sono:
- Gli Acarnesi
- I cavalieri
- Le vespe
- La pace
- Gli uccelli
- Le donne alle Tesmoforie
- Lisistrata
- Le donne al parlamento
- Pluto.
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