Paul Verlaine è stato uno dei poeti francesi protagonisti e ispiratori del simbolismo. Fu maestro per i poeti più giovani del suo tempo ed è considerato l’emblema del poeta maledetto. Sua è infatti la raccolta I poeti maledetti, in cui delinea gli elementi di questa definizione.
Verlaine si avvicina al simbolismo leggendo Baudelaire e vivendo nel clima culturale di Parigi. Qui però ben presto si dà all’alcol e alla droga, che distruggeranno gli affetti della sua vita e lo porteranno a morire solo e in miseria, dopo un periodo in ospedale e in carcere. Arriverà infatti anche a sparare al compagno Rimbaud.
Sin dalle sue prime produzioni nelle sue poesie prevalgono la malinconia, l’inquietudine e le atmosfere evocative, vaghe, mai ancorate concretamente alla realtà. Quest’ultima viene trasfigurata per diventare simbolo dell’animo del poeta. La suggestione dei suoi versi è data anche dalla loro estrema musicalità, ricercata appositamente per aumentare i piani di significato delle parole. L’obiettivo è quello di tutti i simbolisti: superare la realtà per raggiungere l’essenza delle cose. Per Verlaine però la chiave non è nello stravolgimento del linguaggio, bensì nel suo arricchimento.

Illustrazione della figura di Verlaine, primo poeta a usare l’aggettivo “decadente” per descrivere uno stile poetico
Paul Verlaine – Biografia e opere
- 1844 – Nasce a Metz
- 1850 – Si trasferisce a Parigi e studia nel collegio Institution Landry
- 1862 – Si iscrive alla facoltà di giurisprudenza, che presto abbandonerà
- 1866 – Poemi saturnini (Poèmes saturniens, raccolta di poesie)
- 1867 – Le amiche (Les Amies, libretto di poesie)
- 1869 – Feste galanti (Fêtes Galantes, raccolta di poesie)
- 1870 – Sposa Mathilde Manté dalla quale avrà un figlio, Georges
- 1871 – Conosce Arthur Rimbaud con cui avrà una tormentata relazione amorosa
- 1873 – Spara a Rimbaud, viene incarcerato e successivamente condannato a due anni di prigione (per sodomia), che sconterà in Belgio
- 1874 – Romanze senza parole (Romances sans paroles, raccolta di poesie)
- 1880 – Saggezza (Sagesse, raccolta di poesie)
- 1884 – Allora e ora (Jadis et naguère, raccolta di poesie)
- 1884 – I poeti maledetti (Les poètes maudits, prosa)
- 1885 – Divorzia dalla moglie
- 1894 – Viene eletto “Prince des poètes” (principe dei poeti)
- 1896 – Muore a Parigi
Le frasi e i versi celebri di Paul Verlaine
- La morale migliore in questo mondo dove i più pazzi sono i più savi di tutti, è ancora di dimenticare l’ora.
- O ricordo, ricordo: che cosa vuoi da me?
- C’è condanna peggiore / di non sapere perché, / senz’odio, e senz’amore, / ha un cuor tanto dolore. (da “Senza amore e senza odio)
- Amami, / perché, senza te, / niente posso, / niente sono. (da “Canzoni d’amore per lei, II)
- I lunghi singhiozzi / Dei violini / D’autunno / Mi feriscono il cuore / Con un languore/ Monotono. (da “Canzone d’autunno”).
- Prendi l’eloquenza e torcile il collo! (da “Arte poetica”)
- Bacio. Primula nel giardino delle carezze. (da “Il Bacio”).
Verlaine – Poesie
La raccolta considerata il manifesto della poetica di Verlaine è Allora e ora, con la poesia L’Arte poetica. In questo componimento l’autore sottolinea gli elementi fondamentali della sua poesia: la musicalità e le sfumature. In questa stessa raccolta si trova un’altra delle poesie più famose di Verlaine: Languore. In questa poesia viene descritto lo spirito del poeta decadente e il suo approccio alla realtà: ecco l’analisi.
Questa poetica si esprime poi in pieno nella raccolta Romanze senza parole, che appartiene al periodo trascorso insieme a Rimbaud e agli anni in carcere.
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