Marcel Proust è un esponente fondamentale della letteratura del XX secolo, non solo francese, ma anche europea. Nasce a Parigi e cresce nell’agiatezza della famiglia altoborghese, sviluppando presto la sensibilità e la passione per la lettura che lo conducono ad abbandonare gli studi di legge per frequentare i salotti letterari e collaborare ad alcune riviste.
Sin dalle sperimentazioni giovanili, Proust manifesta il desiderio di fondare la propria arte sull’esperienza di vita, ma i primi risultati non lo soddisfano e vengono abbandonati, a vantaggio di esercizi di stile e riflessioni teoriche fondamentali per il percorso creativo successivo.

Francobollo celebrativo di Marcel Proust (1966)
All’inizio del Novecento, la morte dei genitori, a cui Proust era profondamente legato, e l’aggravarsi dell’asma, costringono l’autore a ritirarsi dalla vita mondana: questo gli consente di meditare più a fondo sulla propria idea di arte come ri-creatrice della vita, anziché imitatrice, e di iniziare a metterla in pratica nel capolavoro Alla ricerca del tempo perduto, pubblicato in 7 volumi successivi.
Marcel Proust – La vita e le opere
- 1871 – Nasce a Parigi
- 1887 – 1889 – Frequenta il liceo Condorcet di Parigi
- 1903 – Inizia la collaborazione a Le Figaro
- 1903 – 1905 – Muoiono i suoi genitori e Proust inizia a dedicarsi completamente alla sua opera
- 1909 – Dopo vari tentativi, inizia la stesura di Alla ricerca del tempo perduto (À la recherche du temps perdu), opera composta da sette volumi (di seguito elencati)
- 1913 – Dalla parte di Swann o La strada di Swann (Du côté de chez Swann)
- 1919 – All’ombra delle fanciulle in fiore (À l’ombre des jeunes filles en fleurs) – Con questo volume vince il premio Goncourt.
- 1920 – I Guermantes (Le côté de Guermantes)
- 1921-1922 – Sodoma e Gomorra (Sodome et Gomorrhe)
- 1922 – Muore a Parigi
- Opere postume
- 1923 – La prigioniera (La prisonnière, 1923)
- 1925 – La fuggitiva (La fugitive; la prima edizione aveva il titolo Albertine scomparsa)
- 1927 – Il tempo ritrovato (Le temps retrouvé)
Frasi celebri di Marcel Proust
L’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi.
Quando si fa quel che si può, si fa quel che si deve.
Ciascuno chiama idee chiare quelle che hanno lo stesso grado di confusione delle sue.
Si ama solo ciò che non si possiede del tutto.
Credere che l’amicizia esista è come credere che i mobili abbiano un’anima.
La felicità è benefica per il corpo, ma è il dolore che sviluppa i poteri della mente.
Se sognare un poco è pericoloso, la sua cura non è sognare meno ma sognare di più, sognare tutto il tempo.
Siamo costretti, per rendere la realtà sopportabile, a coltivare in noi qualche piccola follia.
L’uomo ama idealizzare, ma quando il sogno diviene realtà scatta l’indifferenza.
Cessando di essere pazzo, diventò stupido.
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