La peste è un romanzo di Albert Camus pubblicato nel 1947 e di grande successo immediato. Per il periodo in cui è collocata la peste e per l’insistenza su certi temi simbolici, l’opera è stata interpretata come la metafora del nazismo: la peste è un’allegoria del male, difficile da debellare, che resta latente anche quando sembra scomparso, che spesso non si vede e si annida dove meno ce lo si aspetta. In questo testo emerge inoltre la vicinanza di Camus all’esistenzialismo filosofico, che vede una mancanza di senso nell’esistenza, pervasa da un’assurdità e da una sofferenza costanti. La situazione di emergenza della peste permette all’autore di analizzare a fondo la psicologia dei personaggi e i rapporti tra loro, che si rivelano nella loro vera realtà nei momenti di pericolo.
L’opera è ambientata in Algeria, dove l’autore è nato e ha vissuto fino agli anni Quaranta, quando per motivi politici dovette trasferirsi a Parigi.

Francobollo (1990) svedese commemorativo di Albert Camus
La peste – Trama
L’opera racconta la peste di Orano, in Algeria, negli anni Quaranta, quando il Paese è ancora sotto la dominazione francese. La pestilenza che scoppia nella città algerina assume il significato simbolico del male che si sviluppa nel mondo. Il protagonista è un medico, il dottor Rieux, che è anche il narratore. All’inizio della storia, Rieux assiste a un’improvvisa moria di ratti in città, in numero incredibile, ma dopo poco la situazione sembra stabilizzarsi e nessuno ci pensa più. Quando però iniziano ad ammalarsi le persone, tutte con gli stessi sintomi incurabili, Rieux capisce che si tratta di peste bubbonica, ma la gente inizialmente non vuole crederci. Poco dopo, l’epidemia esplode e la città di Orano viene chiusa e isolata.
Il dottor Rieux si impegna con tutte le sue forze ad aiutare i malati e a contrastare il morbo, aiutato da Jean Tarrou, ex studente di giurisprudenza incapace di sopportare il cinismo della professione forense, dedito ora ai viaggi e alla scrittura. Intorno a loro, diversi personaggi che vivono in modo diverso questa situazione: chi la nega, chi crede sia una punizione divina, chi cerca di scappare, chi si rifugia nell’alcol, chi lucra sulla tragedia.
La peste non fa che peggiorare e mietere morti per mesi e mesi, finché, verso la fine dell’anno, viene testata una nuova cura, che sembra funzionare, e il morbo inizia a perdere virulenza. Ma proprio in questo momento Tarrou fa l’errore di abbassare la guardia, viene contagiato e muore, e così anche la moglie di Rieux, appena prima che l’epidemia si spenga e la città venga riaperta.
Il male non deve fermare gli uomini che, come il dottor Rieux, lottano per testimoniare la solidarietà. La peste finirà con il placarsi, ma, come dice il dottore, occorre restare vigili perché il bacillo della malattia non scompare mai.
Personaggi principali
Bernard Rieux, medico e narratore
Jean Tarrou, aiutante di Rieux
Indice materie – Letteratura francese – La peste