I miserabili è un romanzo storico di Victor Hugo pubblicato nel 1862 e suddiviso in cinque libr, che coprono un arco temporale che va dall’inizio della Restaurazione, nel 1815, alla rivolta antimonarchica del 1832.
Si tratta di una voluminosa opera con intenti sociali: dichiarando la sua intenzione di denunciare la degradazione degli uomini e delle donne che soffrono la fame, Hugo presenta le disgraziate avventure di Jean Valjean, vittima dell’ingiustizia sociale che conserva intatte la generosità e la bontà in un mondo corrotto. I “miserabili” rappresentati nel romanzo sono appunto gli esponenti degli strati più bassi della società francese dell’Ottocento, che l’autore idealizza in un’innocenza perseguitata.
Il romanzo è ben costruito, ricco di suspense e talvolta lirico nella sua appassionata invocazione della pietà e dell’umanità verso i poveri e i sofferenti. Romanzo di eccezionale popolarità per alcuni decenni dopo la pubblicazione, presenta tuttavia il difetto di digressioni, psicologia semplificata e forse della presenza troppo invadente della voce dell’autore. Le pagine migliori sono quelle che descrivono la Parigi postnapoleonica e gli aspetti più squallidi della vita parigina.

Victor Hugo si cimentò con successo in tutti i generi letterari, dalla lirica al dramma al romanzo, e fu amato in tutta Europa
I miserabili – Trama
Jean Valjean è un povero contadino che arriva al punto di rubare un pezzo di pane per disperazione, gesto per cui viene condannato a cinque anni di lavori forzati. La pena viene poi allungata di altri quattordici anni a causa dei ripetuti tentativi di fuga di Jean.
Dopo diciannove anni quindi Jean esce dal carcere e trova una società ostile: tutti lo emarginano a causa del suo “crimine” passato, stimolando in lui odio verso tutto il genere umano. Trova comprensione solo presso il vescovo Myriel, un uomo realmente caritatevole e interessato alle sorti degli ultimi, di cui però Jean diffida come di tutti gli altri, al punto che quando il prelato lo accoglie in casa sua, gli ruba delle posate d’argento. Il vescovo lo perdona e lo salva dalla polizia, inducendolo a cambiare vita.
Grazie al denaro del vescovo, Jean avvia una propria attività con una nuova identità, senza mai dimenticarsi di aiutare i poveri, e in breve diventa sindaco della cittadina di Montreuil-sur-mer. Conosce Fantine, una sua ex impiegata datasi alla prostituzione per mantenere la figlia piccola, e la salva dall’ispettore di polizia Javert che vuole arrestarla ingiustamente.
Nel frattempo, però, Jean viene a sapere che un uomo arrestato per furto è sospettato di essere l’ex galeotto Jean Valjean e rischia perciò l’ergastolo, quindi va ad autodenunciarsi per scagionarlo. Arrestato, riesce però a evadere e va alla ricerca della figlia di Fantine, nel frattempo morta, e la trova trattata come una serva nella locanda a cui la madre l’aveva affidata: Jean riscatta Cosette dai Thénardier e ricomincia a fuggire insieme a lei, con una ulteriore nuova identità.
Dopo anni nascosti, i due si stabiliscono a Parigi, dove Cosette conosce Marius, figlio repubblicano di un ufficiale napoleonico, e i due si innamorano. Jean è all’oscuro della relazione e vuole portare Fantine con sé in Inghilterra per sfuggire alla minaccia del locandiere Thénardier, diventato un delinquente e tornato a cercarli. Marius, disperato, vuole uccidersi e si unisce perciò ai rivoluzionari che insorgono contro la monarchia (1832). Quando Jean scopre il suo amore per Cosette e il suo intento, va a sua volta in battaglia per salvarlo, e salva anche l’ispettore Javert.
Marius e Cosette possono infine sposarsi e Jean morire sereno.
Personaggi principali
Jean Valjean, ex galeotto
Monseigneur Myriel, vescovo
Javert, ispettore di polizia
Fantine, ragazza madre
Cosette, figlia di Fantine
Marius Pontmercy, giovane repubblicano
I Thénardier, coppia di malvagi locandieri
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