Honoré de Balzac è lo scrittore francese più prolifico dell’Ottocento, animato da un entusiasmo creativo che si esplica in vari ambiti collezionando successi e fallimenti. Comprende ben presto la propria vocazione letteraria, in virtù della quale chiede ai genitori di mantenerlo durante la produzione di un’opera che lui pensa destinata a un grande successo. Questo successo non arriva e a lungo Balzac, per guadagnare, scrive di fretta più romanzi possibili di mediocre qualità, esercitandosi però in questo modo nella tecnica narrativa. Le necessità economiche spingono lo scrittore appena venticinquenne a uno sconsiderato investimento in una propria casa editrice, che lo porterà ad avere debiti per tutta la vita.
Dopo queste turbolente esperienze giovanili, Balzac inizia a scrivere romanzi più meditati e con un carattere originale, giungendo infine al successo, che alimenta la sua grande ambizione spingendolo a un lavoro ancora più frenetico e a una vita mondana e dispendiosa. Inizia così la produzione di circa un centinaio tra romanzi e racconti, brulicanti di circa duemila vigorosi personaggi che ritornano da un’opera all’altra, riuniti poi da Balzac in un’unica raccolta dal titolo La commedia umana, ispirato alla Divina commedia di Dante.

L’opera di Honoré de Balzac fu molto influenzata da Louise-Antoinette-Laure Hinner, una donna matura conosciuta nel 1822 che gli resterà accanto affettivamente fino alla morte
Dai trent’anni alla morte, Balzac si dedica al suo immenso progetto, destinato a rimanere incompiuto, ma comunque riuscito nell’intento di fornire un quadro completo della società francese del tempo (interesse tipicamente realista), individuandone costumi e comportamenti, le cause di questi ultimi e la loro correlazione con l’ambiente storico e sociale (interesse tipicamente romantico). Al centro dell’osservazione di Balzac sono la classe borghese in ascesa e il suo stimolo principale, il denaro, che si intreccia in modi complessi ai sentimenti e alle esigenze individuali.
Tra i romanzi meglio riusciti della raccolta di Balzac si ricordano Eugénie Grandet, Papà Goriot e La cugina Bette.
Honoré de Balzac – Biografia e opere
- 1799 – Nasce a Tours
- 1807-1819 – Studia a Vendôme, poi a Tours e a Parigi
- 1822 – Conosce Louise-Antoinette-Laure Hinner con cui avrà una durevole relazione affettiva
- 1829 – Gli Sciuani (Les Chouans)
- 1830 – Il ballo di Sceaux (Le Bal de Sceaux, ou le Pair de France)
- 1831 – La pelle di zigrino (La Peau de chagrin)
- 1831 – L’albergo rosso (L’Auberge rouge)
- 1831 – Il capolavoro sconosciuto (Le Chef-d’oeuvre inconnu)
- 1832 – Il Colonnello Chabert (Le Colonel Chabert)
- 1833 – Il medico di campagna (Le médecin de campagne)
- 1833 – Eugenia Grandet (Eugénie Grandet)
- 1833 – Conosce Évelyne Hańska, una contessa polacca che sposerà pochi mesi prima di morire
- 1834 – Papà Goriot (Le Père Goriot)
- 1835 – Séraphîta (Séraphîta)
- 1836 – Giovanna la pallida (Jeanne la pâle o Wann-Chlore)
- 1837 – Le sollazzevoli istorie (Contes drolatiques)
- 1837 – Parte per Milano per sfuggire ai creditori parigini e vi resterà per circa un anno
- 1838 – Gli impiegati (Les Employés)
- 1839 – Béatrix
- 1841 – Un tenebroso affare (Une ténébreuse affaire)
- 1842 – La finta amante (La Fausse Maîtresse)
- 1843 – Illusioni perdute (Illusions perdues)
- 1844 – Un principe della Bohéme (Un prince de la bohème)
- 1846 – Piccole miserie della vita coniugale (Petites miseres de la vie conjugale)
- 1846 – La cugina Bette (La Cousine Bette)
- 1847 – L’ultima incarnazione di Vautrin (La Dernière incarnation de Vautrin)
- 1850 – Muore a Parigi
Frasi celebri di Honoré de Balzac
I buoni matrimoni sono come la crema; basta un nonnulla a farli andare a male.
Quando le donne ci amano, ci perdonano tutto, persino i nostri crimini. Quando non ci amano, non danno credito a nulla, nemmeno alle nostre virtù.
Una notte d’amore è un libro letto in meno.
La gloria è il sole dei morti.
Quello che rende indissolubili le amicizie e ne raddoppia l’incanto è un sentimento che manca all’amore: la sicurezza.
Il caso è il più grande romanziere del mondo: per essere fecondi, non c’è che da studiarlo.
L’amore che fa economia non è mai il vero amore.
Gli stupidi parlano del passato, i saggi del presente, i folli del futuro.
Il piacere è simile ad alcune sostanze medicinali: per ottenere costantemente eguali effetti, è necessario raddoppiare le dosi.
Le donne, quando non amano, hanno tutto il sangue freddo di un vecchio avvocato.
L’amore è la poesia dei sensi.
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