Gargantua e Pantagruel è il titolo di un ciclo narrativo di François Rabelais, usato comunemente per indicare l’insieme dell’opera, composta di cinque romanzi che raccontano le vicende del gigante Gargantua e di suo figlio Pantagruel. Il tono dissacrante e sarcastico di Rabelais attirò l’attenzione dei teologi della Sorbona, costringendo l’autore (che era prete secolare, dopo essere stato frate) a effettuare modifiche al testo dei primi due libri, mentre la pubblicazione del quarto libro gli costò anche la prigione. Il tono è comico e grottesco, con inclusione di brani di umorismo grasso o dissacranti, nei quali l’autore innesta le sue riflessioni sulla religione, sull’educazione e sulla politica, condite della sua satira pungente, accentuata dai nomi parlanti da lui inventati (quasi sempre intraducibili), alternando il livello comico al livello sublime, il discorso popolare a quello dotto.
Per dire le sue verità, Rabelais non ha scritto un trattato, ma un romanzo, nel quale lo scherzo esprime la gioia di vivere e la certezza della bontà umana e, in nome dello spirito umanitario, incoraggia il lettore alla tolleranza. Rabelais avverte i lettori che “È meglio scrivere sul riso che sulle lacrime, poiché il riso è la caratteristica distintiva dell’uomo” e che occorre non fermarsi all’aspetto esteriore del racconto, ma nutrirsi del suo succo. Nel corso del ciclo, i due giganti, Gargantua e suo figlio, Pantagruel, si evolvono dalle figure comiche e grottesche dei primi due libri alle personificazioni di ideali umanistici e cristiani degli ultimi libri nei quali Pantagruel si fa psicologicamente più simile agli altri uomini, mentre il discorso morale, che sta a cuore all’autore, diviene più scoperto.

François Rabelais firmò i primi libri del ciclo di Gargantua e Pantagruel con lo pseudonimo Alcofribas Nasier, derivato dal’anagramma del suo nome
Nell’insieme, l’opera è da considerare il capolavoro del Rinascimento europeo e forse l’opera più originale della letteratura francese, nonostante le difficoltà di lettura e di interpretazione che essa presenta. Nel suo sforzo di unire la cultura antica a quella moderna e nell’affermazione dell’attività umana, l’opera si pone alle origini della forma del romanzo e della letteratura moderna.
Gargantua e Pantagruel – Trama
Libro primo: il gigante Gargantua viene partorito da un orecchio di sua madre Gargamella, riceve un’educazione basata sui principi pedagogici medievali, che risultano inconcludenti e vengono sostituiti dagli insegnamenti umanistici del saggio Ponocrate. Gargantua dimostra le proprie doti in una guerra con il vicino regno del re Picrocole: vince l’esercito nemico con l’aiuto del frate Giovanni, che ricompenserà con la costruzione di un’abbazia aperta a uomini e donne la cui unica regola è che ciascuno faccia ciò che vuole.
Libro secondo: da Gargantua e di Badebec, che muore di parto, nasce Pantagruel, un altro gigante, di forza e appetito smisurati. Viene mandato a studiare a Parigi, dove stringe amicizia col chierico Panurge. Quando i Dipsodi invadono Utopia, il regno di Gargantua, Pantagruel interviene a respingerli e diventa così re dei Dipsodi.
Libro terzo: Panurge è indeciso se sposarsi meno, perciò parte insieme a Pantagruel alla ricerca di qualcuno in grado di dargli un consiglio. I due amici consultano una Sibilla, un medico, un poeta, un astrologo, un teologo, un filosofo, un giudice, ma non ottenendo risposte soddisfacenti alla fine dietro consiglio di un pazzo decidono di andare a consultare l’Oracolo della Divina Bottiglia.
Libro quarto: i protagonisti viaggiano per diverse terre incontrando strani popoli come i Legulei che vivono di litigi, i Papefigues (i protestanti), i Papimanes (i cattolici).
Libro quinto: Panurge e Pantagruel giungono presso l’Isola Sonante (simbolo della Curia romana), dove cercano il paese di Lanternois. Lì i due trovano l’Oracolo della Divina Bottiglia, in un tempio sulle cui pareti è raffigurata la vittoria di Bacco, e la sacerdotessa Bacbuc gli comunica il respondo dell’Oracolo: “Trink!”, ossia “Bevi!”.
Personaggi
Gargantua, gigante figlio del re di Utopia
Picrocole, re del regno vicino a Utopia
Frate Giovanni Fracassatutto, amico di Gargantua
Pantagruel, figlio di Gargantua e Badebec
Panurge, chierico erudito ma burlone
Bacbuc, sacerdotessa dell’Oracolo della Divina Bottiglia
Indice materie – Letteratura francese – Gargantua e Pantagruel