Charles Baudelaire è considerato il padre dei simbolisti e della poesia moderna in generale. Noto per la vita dissoluta, tra prostitute, debiti e alcol, Baudelaire con la sua raccolta I fiori del male sottrae la poesia alla spontaneità romantica considerandola sì come un’intuizione quasi mistica, ma anche come faticoso e consapevole lavoro di conquista della forma attraverso i mezzi espressivi classici. A questa forma sublime si contrappone il contenuto basso, “il male”, il brutto, l’osceno che il poeta vede annidarsi ovunque nell’animo e nelle esperienze umane, anche quelle più elevate e spirituali come l’amore e l’arte. Il vizio e la perversione diventano allora un tentativo di fuga, vano, oltre il quale rimane come unica speranza e unico destino la morte.
Baudelaire – Poesie famose
Sono molte le poesie famose di Baudelaire; di seguito ne ricordiamo tre fra le più apprezzate:
- Corrispondenze
- L’albatro
- Spleen
Dopo una breve introduzione si rimanda alla scheda specifica nella quale, oltre al testo, è presente una dettagliata analisi del componimento.

Charles Baudelaire, il più significativo esponente del simbolismo, affiliato del parnassianesimo e anticipatore del decadentismo
Corrispondenze – Si tratta di uno dei componimenti poetici più noti di Baudelaire ed è considerato uno dei manifesti della poetica simbolista. Per approfondire si veda la scheda Corrispondenze.
L’albatro – Questo componimento può essere diviso in due parti: le prime tre quartine descrivono il gruppo di marinai che deride l’albatro mentre nell’ultima il poeta riflette sul significato simbolo dell’evento. Per approfondire si veda la scheda L’albatro.
Spleen – In questa poesia sono posti in parallelo lo spazio esterno e quello interiore del poeta, entrambi rappresentati come prigioni dalle quali ogni tentativo di fuga risulta vano. Per approfondire si veda la scheda Spleen.
Charles Baudelaire – Biografia e opere
- 1821 – Nasce a Parigi
- 1827 – Muore suo padre, Joseph-François Baudelaire
- 1833 – Entra nel Collegio reale di Lione dove la famiglia si era trasferita
- 1836 – Ritorna a Parigi dove frequenta il collegio Louis-le Grand,
- 1839 – Viene espulso dalla scuola per indisciplina, ma poi consegue il diploma di “baccalauréat”, al liceo Saint-Louis
- 1841 – Intraprende un viaggio verso l’India, che dura dieci mesi e interrotto all’isola Maurizio; rientra poi a Parigi
- 1842 – Inizia una turbolenta relazione amorosa con Jeanne Duval (la “Venere Nera”)
- 1847 – La fanfarlo (novella)
- 1851 – Del vino e dell’hashish (Du vin et du haschisch, libro)
- 1852 – L’arte romantica (L’Art romantique, libro)
- 1857 – I fiori del male (Les Fleurs du mal, raccolta che contiene, fra le altre, le poesie L’albatro e Corrispondenze)
- 1860 – I paradisi artificiali (Les Paradis artificiels, saggio)
- 1863 – Il pittore della vita moderna (Le Peintre de la vie moderne, libro)
- 1866 – I relitti (Les Épaves, raccolta)
- 1867 – Muore a Parigi, probabilmente a causa della sifilide contratta diversi anni prima
- Opere postume
- 1869 – Lo spleen di Parigi (Le Spleen de Paris, piccoli poemi in prosa)
Frasi celebri di Charles Baudelaire
- Il male viene fatto senza sforzo, naturalmente, è l’opera del fato. Il bene è sempre il prodotto di un’arte.
- C’è un solo modo di dimenticare il tempo: impiegarlo.
- Il più bel trucco del Diavolo sta nel convincerci che non esiste!
- Una sera, nelle bottiglie, cantava l’anima del vino.
- Nell’amore, c’è questo di fastidioso: che è un crimine in cui non si può fare a meno di un complice.
- L’amore è una rosa, ogni petalo un’illusione, ogni spina una realtà.
- La malinconia, sempre inseparabile dal sentimento del bello.
- La vita è un ospedale in cui ciascun paziente è posseduto dal desiderio di cambiare letto.
- Che importa l’eternità della dannazione a chi ha trovato, per un attimo, l’infinito della gioia?
- La campagna è quello strano posto dove le galline vanno in giro crude.
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