Andromaca è una celebre tragedia in cinque atti di Racine ispirata all’omonima tragedia di Euripide e ai versi del terzo libro dell’Eneide di Virgilio. La tragedia fu portata in scena per la prima volta a Parigi nel 1667, alla presenza del re Luigi XIV.
L’opera è il primo esempio del teatro di Racine, dove le passioni si intrecciano al realismo psicologico, che vede due coppie oscillare in un continuo cercarsi e respingersi. La passione istintiva e l’amore non corrisposto conducono a sfruttare giochi politici per causare sofferenza, con poca azione e molte riflessioni da parte dei personaggi, caratterizzati da una debolezza d’animo che riflette il pessimismo dell’autore sull’umanità. Questa visione del mondo di Racine era influenzato dalla sua educazione giansenista. Questo autore, al contrario del collega e rivale Corneille, rispetta sempre rigidamente le regole della poetica aristotelica che prevedono unità di tempo, spazio e azione per le opere drammatiche: la vicenda si svolge infatti tutta nel palazzo di Pirro in Epiro, in un solo giorno, e ruota intorno a un nucleo tematico individuale. Pur ispirandosi alla tragedia greca, però, Racine non prevede mai l’intervento divino, concentrandosi unicamente sui drammi umani.

Jean Racine è stato il massimo esponente, assieme a Corneille, del teatro tragico francese del Seicento
Andromaca – Trama
Ermione è la promessa sposa di Pirro, re dell’Epiro, e giunge da Sparta a palazzo reale in attesa delle nozze. Ma Pirro la trascura per amore di Andromaca, la sua schiava, moglie di Ettore, morto dopo la caduta di Troia. Le offre di sposarlo e ottenere la corona e la salvezza per il figlio Astianatte.
Preoccupati che l’amore di Ermione possa non essere corrisposto, gli spartani inviano l’ambasciatore Oreste a chiedere a Pirro Astianatte. Oreste è innamorato di Ermione e spera che Pirro rifiuti e dimentichi Ermione, che potrebbe così ricambiare il suo amore, ma Pirro, di fronte al rifiuto di Andromaca, cede.
Dopo diversi capovolgimenti di fronte, però, Andromaca accetta l’offerta di Pirro, con l’intenzione di sposarlo, garantire la sua protezione al figlio e quindi uccidersi. Ermione, offesa, chiama Oreste e, in nome del suo amore, gli chiede di uccidere Pirro.
Nel duello Oreste uccide Pirro e corre da Ermione per riferirle l’accaduto; ma Ermione crolla per il dolore e respinge Oreste che impazzisce. Ermione corre quindi a suicidarsi sul cadavere del promesso sposo e Oreste impazzisce.
Personaggi
Pirro, re dell’Epiro
Ermione, promessa sposa spartana di Pirro
Andromaca, moglie troiana di Ettore e schiava di Pirro
Oreste, ambasciatore spartano
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