I soffioni boraciferi sono emissioni violente di vapore acqueo (misto ad altre sostanze come acido borico o ammoniaca) ad alta pressione e temperatura, che fuoriescono da anfrattuosità del suolo; il fenomeno è contraddistinto da una certa continuità. Come i geyser, sono fenomeni di vulcanismo secondario che si sviluppano durante la fase di stasi tra un’eruzione e la successiva oppure durante le ultime fasi di vita del vulcano. Le emissioni di gas e vapori possono superare i 200 °C e una pressione di massima di 20 atmosfere. I più potenti possono innalzarsi anche per qualche decina di metri.
Il termine esatto con cui dovrebbero essere chiamati è borici o boriferi poiché eruttano acido borico e non borace.

Gli impianti di Larderello per la produzione di energia geoterica dai soffioni boraciferi
In Italia i soffioni boraciferi sono diffusi in Toscana sulle Colline Metallifere in una zona di circa 100 kmq, in particolare a Larderello, vicino a Volterra, e sono utilizzati per la produzione di energia geotermica.
Non sono fenomeni tipicamente italiani perché si trovano anche in California (Coast Ranges), in Alaska (vallata dei Diecimila fumacchi, Ten thousand smokes), in Cile, Giappone, Giava.
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