L’olivina è un minerale mafico piuttosto comune, di formula (Mg,Fe)₂SiO4, appartenente alla classe dei cosiddetti nesosilicati (minerali facenti parte della famiglia dei silicati); le olivine sono miscele isomorfe di due estremi poco comuni in natura, la forsterite (Mg2SiO4, estremo magnesifero) e la fayalite (Fe2SiO4, estremo ferrifero). Le olivine sono i minerali più abbondanti del mantello terrestre, l’involucro che si trova tra la crosta e il nucleo terrestri.
La gran parte delle olivine ha una composizione intermedia fra i due estremi forsterite e fayalite e la loro composizione è indicata utilizzando la dicitura FoxFay dove la x e la y indicano rispettivamente le percentuali di forsterite e di fayalite; per esempio, la dicitura Fo70Fa30 fa riferimento a un’olivina costituita dal 70% di forsterite e dal 30% di fayalite; per semplicità, spesso, si indica solo la componente forsteritica (nel caso dell’esempio, Fo70)
Le olivine possono talvolta contenere manganese o nichel in piccole quantità in sostituzione (elementi vicarianti) del ferro e del magnesio.
Il termine olivina fa riferimento al colore verde oliva che caratterizza questo minerale. Una varietà piuttosto nota di olivina dal colore verde chiaro è il crisolito, minerale usato in gemmologia; una varietà dal verde più scuro è il peridoto, termine talvolta utilizzato come sinonimo di olivina.
Nota – Il termine mafico indica un minerale ricco di magnesio e ferro.
Olivina – Caratteristiche
Colore – Da giallo a verde oliva, brunastro.
Durezza nella scala Mohs: 6,5-7
Densità: 3,2-4,4 g/cm3.
Caratteri cristallografici: Gruppo cristallino: trimetrico; sistema cristallino: rombico.
Formazione dell’olivina
L’olivina è un minerale presente praticamente dappertutto; la sua formazione avviene all’interno di rocce magmatiche, sia intrusive (per esempio la dunite) che effusive (per esempio il basalto). Può formarsi anche in seguito a metamorfismo di contatto soprattutto su rocce metamorfiche ultrabasiche; più rara la formazione su rocce sedimentarie quali calcari, dolomite ecc. L’olivina è inoltre uno dei costituenti delle pallasiti, termine che indica meteoriti ferro-rocciose costituite da cristalli di olivina immersi in una matrice metallica formata da una lega di ferro-nichel.
Vasti giacimenti di questo minerale si trovano in Africa, Arabia Saudita, Australia, Brasile, Cina, Egitto, Myanmar, USA; in Italia si trovano giacimenti di olivina in provincia di Sondrio, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, in Sardegna e in Campania.
Utilizzi
Le caratteristiche chimico-fisiche dell’olivina fanno sì che tale minerale possa essere sfruttato per vari tipi di utilizzo; la troviamo, per esempio, come costituente di materiali abrasivi (la sua durezza è piuttosto elevata) e refrattari (è un minerale resistente a temperature molto elevate); è usata anche in apparecchi elettronici, leghe di vario tipo, pellicole, ceramiche e collanti resistenti ad alte temperature. È usata anche come materiale di rivestimento per tubi e cavi sottomarini.
A seconda della sua trasparenza è utilizzata in gemmologia; viene inoltre commercializzata come minerale da collezione.
Indice materie – Geologia – Olivina