I mari sono masse di acqua salata idrograficamente connesse con un oceano, che bagnano coste di isole e terre continentali. Il termine può anche essere usato per indicare laghi particolarmente grandi o salati (Mar Caspio, Mar Morto, Mar di Galilea); può indicare anche genericamente masse d’acqua, oceani compresi, per esempio nella locuzione “mari tropicali” o nella valutazione della superficie terrestre coperta dalle acque marine (circa il 70%). Rientrano in questa categoria anche alcuni golfi, per la loro notevole vastità, per esempio il Golfo del Messico e il Golfo di San Lorenzo in America Centrale, il Golfo Persico e il Golfo del Bengala nell’Oceano Indiano.
Mari molto estesi sono il Mar Arabico (Oceano Indiano), il Mar Baltico (Oceano Atlantico), il Mar Bianco (Oceano Atlantico).
I mari italiani sono in realtà bacini di un unico mare, il Mar Mediterraneo, e sono sei: Mar Ligure, Mar di Sardegna, Mar Tirreno, Mar di Sicilia, Mar Ionio, Mare Adriatico.

Antica mappa del mar Mediterraneo
Mari – I più profondi
I punti più profondi sotto il livello del mare si localizzano all’interno delle cosiddette “fosse”, dislivelli sul fondo marino o più spesso oceanico che creano profonde depressioni: la più nota è la Fossa delle Marianne nell’Oceano Pacifico a est delle Filippine, dove si colloca l’abisso più profondo del mondo, a quasi 11.000 metri sotto il livello del mare. I mari più profondi si intendono esclusi gli oceani e i punti estremi come le fosse.
- Mar dei Caraibi – 7.686 m
- Mar Glaciale Artico – 5.450 m
- Mar Mediterraneo – 5.267 m
- Mar Cinese Meridionale – 5.016 m
- Mare di Weddell – 5.000 m
- Golfo del Bengala – 4.694 m
- Golfo del Messico – 4.384 m
- Mare di Bering – 4.191 m
- Mare di Norvegia – 3.970 m
- Mar del Giappone – 3.742 m

Nel Golfo del Messico si genera la Corrente del Golfo che riscalda i mari e le coste atlantiche dell’Europa
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