La rivoluzione scientifica prende avvio dagli studi dell’astronomo polacco Copernico (XV-XVI sec.), che formula la cosmologia eliocentrica secondo cui la Terra e gli altri pianeti ruotano attorno al Sole. Avvia così l’opera di disgregazione delle concezioni geocentriche tolemaiche che vedevano la Terra al centro dell’universo. La Terra perde la propria centralità, sia astronomica che metafisica, e l’uomo diventa un attore di un universo infinito, costretto a ripensare la natura, la propria origine e il rapporto con Dio.
Galileo Galilei (XVI-XVII sec.) può essere considerato il fondatore della fisica in senso moderno, in virtù dell’adozione del metodo di lavoro osservativo-sperimentale-deduttivo che contraddistingue i suoi studi. Le sue scoperte astronomiche suscitano aspre polemiche perché fanno comprendere che l’universo non ha le caratteristiche attribuitegli da Aristotele e Tolomeo. Mentre la Chiesa cerca di colpire duramente la teoria copernicana, Galileo tenta una mediazione nella quale sostiene che i dettati delle Sacre Scritture sono di inviolabile verità, tuttavia chi può sbagliare sono gli interpreti: la scienza è pienamente autonoma perché in questo campo il testo sacro è impreparato. Galileo sostiene le sue tesi nell’opera in volgare Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano, ma l’opera è sequestrata sei mesi dopo la stampa e poco dopo è messo sotto processo. Durante il processo Galileo conclude il suo discorso dicendo che la sua opera ha lo scopo di mostrare che “le ragioni di esso Copernico sono invalide e non concludenti“. Viene comunque condannato e, per evitare il carcere, Galileo pronuncia la sua abiura al termine della quale, riferendosi alla Terra, secondo la leggenda creata dal Baretti, avrebbe pronunciato la celebre frase Eppur si muove!
Isaac Newton (XVII-XVIII sec.) è considerato uno dei più grandi scienziati dell’umanità e, con Galileo, padre della scienza moderna. Studia l’ottica, l’astronomia, il calcolo infinitesimale e la meccanica, della quale pone le basi, ed elabora la teoria della gravitazione universale. Nella sua cultura si fondono elementi di metafisica razionalistica, della concezione atomistica, del platonismo e della tradizione ermetica.

Galileo è il padre del metodo scientifico, elemento fondamentale della rivoluzione scientifica, che introduce il realismo e l’empirismo nell’indagine scientifica
Il razionalismo
I progressi scientifici del XVII sec. influenzano anche la filosofia cosicché i filosofi tentano di spiegare i fenomeni naturali proprio con la scienza e, conseguentemente, l’interpretazione della realtà è soggetta al tentativo di renderla scientificamente dimostrabile. Principali esponenti del razionalismo sono Spinoza e Leibniz.
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