Originariamente politica indicava il potere che si esercita su uomini liberi e uguali, si basa sul loro consenso, mirando al bene dei governanti e dei governati.
Ovviamente non tutti i filosofi si occupano di politica; alcuni, come Aristotele e Tommaso d’Aquino, la ritengono una dimensione naturale dell’uomo, altri, come Hobbes, la vedono come una costruzione artificiale.
La politica si occupa delle forme di governo e delle regole con cui si esercita il potere fino alla pratica attuazione di ciò che la teoria ha definito. La filosofia politica è invece più orientata a studiare la convivenza sociale, criticando razionalmente le istituzioni esistenti.
Nella storia della filosofia si possono identificare quattro indirizzi principali: la definizione dello Stato ideale, la definizione della legittimità del potere, la definizione della categoria del politico, la metodologia delle scienze politiche e lo studio del linguaggio politico.
L’analisi della convivenza sociale implica anche un allargamento ai temi del diritto, cioè quell’insieme di regole, relative alle interazioni umane, che devono rendere possibile la convivenza.
La filosofia del diritto ricerca i principi e le finalità del diritto, lo studio della realizzazione pratica e l’analisi della metodologia giuridica o del linguaggio giuridico.

La politica è uno dei temi della filosofia di Aristotele, che vi dedica un’intera opera riflettendo sull’amministrazione della polis, ma non ha mai smesso di essere oggetto di dibattito in tutte le epoche
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