Parallelamente al romanticismo, in Germania, all’inizio del XIX sec., si sviluppa l’idealismo tedesco, i cui massimi esponenti sono Fichte, Schelling e Hegel; in polemica con Kant, essi tendono a ricondurre ogni esistenza al pensiero, negando esistenza autonoma alla realtà fenomenica, ritenuta il riflesso di un’attività interna al soggetto.
La tesi fondamentale dell’idealismo tedesco è che tutto è spirito (detto idea, da cui il termine idealismo). Lo spirito non è Dio, ma è la res cogitans (pensiero), opposto alla res estensa (corpo).
Essendo la causa del finito, l’uomo (e non Dio come per i romantici) si identifica con l’infinito, l’assoluto, e sostituisce Dio. Questo concetto di fatto rifiuta il dualismo kantiano fra fenomeno (il campo dell’esperienza) e noumeno (la cosa in sé). Addirittura, secondo alcuni, l’idealismo nasce per superare l’inattendibile dualismo kantiano grazie all’attività creatrice (è all’origine di tutto), infinita (non è limitabile essendo causa di tutto ciò che è al di fuori di sé) e libera (è autonoma) dello spirito.

Johann Gottlieb Fichte
Questa tesi si risolve nell’identificazione di finito e infinito: il finito è il modo di manifestarsi dell’infinito ai nostri occhi (senza soggetto non ci sarebbe l’oggetto). Inoltre, se è il soggetto che crea il mondo, tutto è conosciuto.

Avvicinandosi al romanticismo, Schelling ha elaborato filosoficamente la teoria romantica dell’arte
I tre idealisti riconoscono queste tesi di base, ma ognuno esprime il rapporto fra finito e infinito in modo diverso, impiegando anche una diversa terminologia. Per Fichte, l’io è l’infinito e il non-io il finito, per Schelling, lo spirito è l’infinito mentre la natura è il finito, per Hegel il razionale è l’infinito e il reale il finito.

Georg Wilhelm Friedrich Hegel
Idealismo tedesco – Frasi celebri
L’umanità respinge il cieco caso e il potere del destino. Essa ha in mano il proprio destino (Fichte).
Vivere veramente significa pensare veramente e conoscere la verità (Fichte).
Chiamo società la relazione reciproca degli esseri razionali (Fichte).
La Natura deve essere lo Spirito visibile, lo Spirito è Natura invisibile (Schelling).
Chi desidera veramente filosofare non può che congedarsi da ogni certezza, da ogni fondamento, da ogni presupposto. Quindi anche da Dio (Schelling).
L’uomo è veramente sé stesso quando gioca (Schelling).
Ciò che è razionale è reale; ciò che è reale è razionale (Hegel).
Il male è il motore della storia (Hegel).
Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione (Hegel).
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