• HOME
  • Scuola e cultura
    • Chi siamo
    • Video
    • Pubblicità
    • Contatti
  • Le materie
  • Migliora la tua intelligenza
  • Test e quiz
  • albanesi.it

Metonimia

La metonimia (dal greco metonymìa, il cui significato è “scambio di nome”) è una figura retorica che consiste nella sostituzione di un termine con un altro che ha con il primo un rapporto logico e qualitativo. La metonimia è classificata tra le figure retoriche di significato. Per quanto riguarda la pronuncia, è corretta sia quella alla latina (metonìmia) che quella alla greca (metonimìa).

Differenza con la sineddoche

La metonimia è spesso confusa con la sineddoche; in effetti le due figure retoriche sono abbastanza simili, ma mentre nella prima, come detto, esiste tra i termini un rapporto logico e qualitativo, nella seconda la relazione è di tipo quantitativo. Se scriviamo “il fiume oggi è pieno di vele”, intendiamo dire che il fiume è pieno di imbarcazioni (si indica cioè una parte – la vela –  per il tutto – l’imbarcazione – , il rapporto è quindi quantitativo, non qualitativo).

Va precisato che il confine fra sineddoche e metonimia è talvolta piuttosto sottile; ne abbiamo un esempio in questa frase di Gadda: “Il soldo comanda e la spada lavora”; il termine soldo è sicuramente una metonimia perché in questo caso sta a indicare delle persone ricche (che comandano in quanto tali), ma può essere considerato anche sineddoche (si usa il singolare soldo per riferirsi al plurale, soldi); lo stesso può dirsi del termina spada (metonimia, perché sta a indicare persone prezzolate che combattono, e anche sineddoche perché usa il singolare al posto del plurale).

Metonimia – Esempi

Vediamo esempi letterari di questa figura retorica in base ai principali rapporti che intercorrono tra il termine scelto e quello che si vuole indicare:

  • la causa per l’effetto: «ma ne l’orecchie mi percosse un duolo» (Inferno, VIII, Dante Alighieri, v. 65), dove il poeta indica la causa (il «duolo») anziché l’effetto da essa provocato (i lamenti che sente);
  • l’effetto per la causa: «Io gli studi leggiadri / Talor lasciando e le sudate carte» (A Silvia, Giacomo Leopardi, vv. 15-16), dove il poeta indica l’effetto (il sudore) anziché la sua causa (la fatica); le carte sono infatti «sudate» perché gli studi gli sono costati estrema fatica;
  • l’autore per l’opera: nel linguaggio comune, quando diciamo “ho letto tutto Dante”, intendiamo dire “ho letto l’intera opera di Dante”;
  • il contenitore/contenente per il contenuto: «là sola una casa bisbiglia. / Sotto l’ali dormono i nidi» (Il gelsomino notturno, Giovanni Pascoli, vv. 6-7, dove in entrambi i versi ciò che contiene (la casa, il nido) sostituisce ciò che è contenuto (gli uomini, gli uccellini);
  • il contenuto per il contenitore/contenente: «e come là tra li Tedeschi lurchi / lo bivero s’assetta a far sua guerra» (Inferno, XVII, Dante Alighieri, vv. 21-22), che significa “e come nelle regioni dei Tedeschi ghiottoni / il castoro si prepara a fare la sua pesca” e che indica gli abitanti (i «Tedeschi») per riferirsi ai luoghi (l’elemento contenitore/contenente) in cui essi abitano;
  • l’astratto per il concreto: «da un nero di nubi laggiù» (L’assiuolo, Giovanni Pascoli, v. 6), dove il concetto astratto («un nero») sostituisce quello concreto (le nubi scure perché l’atmosfera è temporalesca);
  • il concreto per l’astratto: «E come a messagger, che porta ulivo» (Purgatorio, II, Dante Alighieri, v. 70), dove il concetto concreto (il ramoscello d’ulivo) sostituisce quello astratto (il ramoscello d’ulivo è infatti segno di pace).
Metonimia - Significato - Definizione - Esempi

La definizione di metonimia è: figura retorica che consiste nella sostituzione di un termine con un altro che ha con il primo un rapporto logico e qualitativo

Altri esempi di metonimia, più colloquiali, sono i seguenti.

  • della causa per quello dell’effetto (ho una bella voce invece di canto bene)
  • dell’effetto per quello della causa (mi sono sbiancati tutti i capelli invece di mi sono spaventato)
  • del contenente per il contenuto (bevo un bicchiere di vino invece di bevo il vino contenuto nel bicchiere)
  • dell’autore per l’opera (sto leggendo Clancy invece di sto leggendo le opere di Clancy)
  • della materia per l’oggetto (mi piacciono i marmi del Partenone invece di mi piacciono le statue del Partenone)
  • astratto per quello concreto (spera nell’amicizia invece di spera negli amici)
  • concreto per quello astratto (ascolterò il mio cuore invece di ascolterò i miei sentimenti)
  • del simbolo per la cosa designata (ha tradito la sua bandiera invece di ha tradito la sua nazione).
Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email


L'IDEA REGALO

manuale di cultura generale Il Manuale di cultura generale è una grande opportunità per chi studia, prepara un concorso, seleziona il personale o, semplicemente, un'idea per un regalo a uno studente o a una persona di cultura. Da poche ore a pochi giorni per costruirsi un’eccellente cultura generale nella materia preferita fra le 43 trattate.


NOVITÀ 2022

La dieta italiana

Oggi la dieta italiana è uno dei modelli alimentari più innovativi e più facili da seguire. In sintesi, è la versione scientifica della dieta mediterranea, cioè non solo consigli qualitativi, ma anche quantitativi. La dieta italiana potrà servire quindi a chi vuole mangiare sano ed evitare il sovrappeso, allo sportivo che cerca un modello alimentare compatibile con la prestazione, a chi pensa giustamente che una sana alimentazione possa rallentare l'inevitabile invecchiamento. L'approccio scientifico della dieta italiana è accessibile a tutti, non richiede particolari competenze e, anzi, può essere uno strumento molto facile per capire veramente i principi della dieta mediterranea. dieta italiana

Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2023 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati