La metafora è una figura retorica che consiste nella sostituzione di una terminologia con un’altra che ha con la prima un significato affine; tale figura esprime dunque un rapporto di similitudine, ma è priva dell’avverbio di paragone “come” (si veda a questo proposito la scheda Differenza tra similitudine e metafora); rientra tra le cosiddette figure retoriche di significato. Il termine metafora deriva dal greco metaphèrein, che significa “trasferire”; in effetti, siamo di fronte a un “trasferimento” di significato. In sostanza, la metafora è una figura che si basa su una similitudine sottintesa; un determinato vocabolo oppure una locuzione sono utilizzati allo scopo di esprimere un concetto differente da quello che, normalmente, esprimerebbero.
Un esempio: se dico “oggi il tempo è volato” è immediato comprendere quello che voglio esprimere, ovvero che il tempo è passato molto in fretta (il volare dà il senso della velocità); anche l’espressione “il motore ruggisce” è chiarissima (il riferimento è al verso del leone e di altre belve che, possiamo dire poeticamente, viene assimilato al rombo emesso dal motore). In espressioni del genere la metafora è chiarissima (potremmo dire “cristallina”, e in questo caso faremmo ricorso a un’altra metafora, visto il riferimento alla peculiare caratteristica del cristallo), mentre in altri casi è meno evidente, più nascosta. Si pensi, per esempio, alle espressioni “le zampe del tavolo” o “il collo di bottiglia”; si tratta di metafore così diffuse che non le si considera più nemmeno come tali; per queste espressioni si utilizza infatti un altro termine tecnico, catacresi, un’altra figura retorica che molti autori considerano appunto una particolare tipologia di metafora. Per approfondire quest’ultimo punto si consulti la scheda Catacresi.
Metafora – Veicolo, tenore e terreno comune
Secondo una formula comunemente accettata (proposta dal retore britannico Ivor Armstrong Richards nella sua opera The Philosophy of Rhetoric, 1936) la metafora è una figura retorica che viene generata da un procedimento di sostituzione di due termini, il tenore (tenor) e il veicolo (vehicle), ciò che li accomuna è invece detto terreno comune (ground). In altri termini, il tenore è il termine comparato, mentre il veicolo è il termine comparante; le caratteristiche comuni ai due termini sono il terreno comune. Vediamo un facile esempio: Nicoletta è un fiore.
La frase è piuttosto chiara, con essa vogliamo affermare che Nicoletta è bella, fresca e pura come può esserlo un fiore; tecnicamente parlando, Nicoletta è il tenore, fiore è il veicolo mentre il terreno comune sono le cose che accomunano Nicoletta al fiore, in questo caso la bellezza, la freschezza, la purezza.

“Nicoletta è un fiore” è un classico esempio di metafora
Metafora – Esempi
Di seguito alcuni esempi di metafora.
Nella poesia La sera del dì di festa di Giacomo Leopardi, al v. 24 egli usa l’espressione «In così verde etate» per indicare la giovinezza. Il poeta, sostituendo l’espressione «verde etate» al termine “giovinezza”, stabilisce un rapporto metaforico attraverso l’aggettivo “verde”: così come il verde negli alberi indica il momento di massimo vigore e di vita, così negli uomini la giovinezza rappresenta l’età della pienezza e della vitalità.
Sempre in Leopardi (L’infinito), il colle del v. 1 è il monte Tabor, vicino alla sua casa di Recanati, mentre la siepe, ostacolo che impedisce la vista e che scatena il processo immaginativo, è anche metafora della condizione dell’uomo, caratterizzata da limiti che impediscono il raggiungimento della felicità.
Troviamo un esempio di metafora anche in X agosto (Pascoli):
“Anche un uomo tornava al suo nido”
Qui il termine nido sta per casa.
Nel linguaggio quotidiano, l’espressione “essere in un mare di guai” significa “avere a che fare con moltissimi guai”: l’immagine del mare trasmette l’idea di uno spazio vasto (e quindi l’espressione indica il trovarsi a dover fronteggiare una grande quantità di problemi), che può mettere in una condizione di pericolo (in questo la metafora indica anche il rischio di essere sommersi dai propri problemi).
Altro interessante esempio è l’espressione “pietra angolare“; in senso squisitamente letterale, la pietra angolare è quella che, posta nell’angolo di un edificio, sostiene i due muri ed è quindi quella ritenuta più importante. In qualità di metafora, invece, si utilizza tale espressione per riferirsi all’elemento portante di una determinata situazione, sia esso una cosa o una persona.
Altro esempio di metafora che merita una citazione è l’espressione “convitato di pietra; si tratta di un modo di dire che denota una certa ricercatezza e che è usato soprattutto nel linguaggio giornalistico per indicare una presenza incombente (persona o cosa che sia), ma allo stesso tempo, invisibile, muta e, conseguentemente, piuttosto inquietante e imprevedibile, conosciuta da tutti, ma da nessuno nominata.
La metafora estesa
La metafora estesa viene utilizzata per enfatizzare un concetto o un’idea in modo più vivido e complesso, consentendo al lettore di ottenere una comprensione più profonda e ricca della situazione o del soggetto descritto. Questa tecnica è spesso utilizzata in letteratura, poesia, discorsi pubblici e nella narrativa in generale per creare immagini più vivide e coinvolgenti. Ecco un esempio di una metafora estesa:
La sua rabbia era un vulcano in eruzione, scagliando fiumi di parole incandescenti e gettando cenere su ogni angolo della sua mente.
In questo esempio, la rabbia viene paragonata a un vulcano in eruzione, ma la metafora viene estesa ulteriormente descrivendo come la rabbia “scaglia fiumi di parole incandescenti” e “getta cenere su ogni angolo della sua mente”. Questa espansione della metafora rende la descrizione della rabbia più dettagliata e vivida.
Un esempio di metafora estesa è la poesia di Walt Whitman O Captain! My Captain!.
Il linguaggio figurato
Estensivamente, con il termine metafora si fa riferimento a qualsiasi tipologia di linguaggio figurato. Parlare “sotto metafora” significa parlare facendo allusioni, più o meno chiare, a determinate cose o persone; l’espressione “fuor di metafora” ha invece il significato di “esplicitamente”, “con linguaggio chiaro, trasparente, palese”.

La definizione di metafora è: sostituzione di una terminologia propria con una terminologia figurata, in seguito a una simbolica trasposizione di immagini