L’enallage è una figura retorica di sintassi che consiste nello scambiare una parte del discorso con un’altra, nel sostituire cioè una funzione grammaticale con un’altra; per esempio, usare un nome al posto di un verbo o di un aggettivo, un verbo al posto di un nome, un aggettivo al posto di un avverbio.
Diverse sono le combinazioni possibili: l’enallage può anche scambiare due verbi di tempo e modo diversi, o un verbo che dovrebbe essere transitivo con uno intransitivo; sovverte una regola grammaticale per attirare l’attenzione su un elemento della frase attraverso l’effetto di straniamento innescato dall’errore. Per questo l’enallage è molto usata in poesia, per dare significati più profondi alle parole.
Nota – Il termine enallage deriva dal latino tardo enallăge(n), che è dal greco enallaghḗ ‘cambiamento’, deriv. di enall{ássein} ovvero mutare, scambiare.
L’enallage nel linguaggio comune
Questa figura retorica è presente anche nel linguaggio comune, nel quale di solito non ha valore ornamentale e viene usata inconsapevolmente: per esempio quando usiamo il presente invece del futuro, per semplificare (per esempio, “Se domani vieni, ci vediamo” anziché “Se domani verrai, ci vedremo”) oppure quando utilizziamo un aggettivo al posto di un avverbio (“Mangia lento”, anziché “Mangia lentamente” oppure “Parla chiaro” invece di “Parla chiaramente”). Spesso anche la pubblicità la usa, con finalità invece ben precise di comunicazione (si pensi, per esempio, alla famosa frase “Ti piace vincere facile?” dove “facile” sta per “facilmente” o allo slogan “Brindate Gancia” dove il verbo intransitivo è usato come transitivo).
Differenze con la sinestesia e l’ipallage
Una figura retorica simile all’enallage è la sinestesia, che accosta termini appartenenti a sfere sensoriali diverse unendo quindi parole che normalmente non dovrebbero essere usate insieme; questa però riguarda il significato, non la forma grammaticale. Un’altra figura retorica simile è l’ipallage, che consiste nell’attribuire a un termine una caratteristica che sarebbe propria di un altro termine nella stessa frase. Si vedano le schede corrispondenti per approfondimenti ed esempi di questi altri strumenti retorici.

Enallage in greco deriva dal verbo “scambiare” ed è proprio uno scambio di funzioni
Enallage – Esempi in letteratura
L’enallage è molto usata in poesia per la ricerca di immagini inusuali che si allontanino da quelle quotidiane per trasmettere messaggi o sensazioni più efficaci. Ecco alcuni esempi:
- “e cominciommi a dir soave e piana” (Dante, Divina Commedia, Inferno II, “soave e piana” sono aggettivi usati come avverbi);
- “il maestrale / urla e biancheggia il mar.” (Carducci, San Martino, “urla e biancheggia” sono verbi intransitivi usati come transitivi);
- “Deh perché fuggi rapido così?” (Carducci, Davanti San Guido, si utilizza l’aggettivo rapido al posto dell’avverbio rapidamente).
- “sparsa le trecce morbide / sull’affannoso petto” (Manzoni, Adelchi, “sparsa” anziché “sparse”, sul modello della lingua greca – accusativo alla greca -).