La domanda retorica è una figura retorica che consiste nel porre una domanda che non ha lo scopo di ottenere una determinata informazione che non conosciamo, ma piuttosto sottintende una risposta predeterminata, ovvia, implicita, tant’è che alcuni la definiscono “domanda finta”.
La domanda retorica, quindi, è posta al proprio interlocutore con scopi diversi da quelli di una domanda aperta e serve pertanto a indurlo a una riflessione oppure a fargli capire qual è la nostra posizione, il nostro pensiero su una determinata questione. In altri termini; con la domanda retorica si sottolinea con enfasi il contenuto della risposta, che è considerato come scontato e sollecitato dalla domanda stessa.
La domanda retorica, detta anche interrogazione retorica, è ricorrente nel linguaggio giuridico; è infatti frequentemente utilizzata dagli avvocati difensori o dalla pubblica accusa per dimostrare che non può essere vero il contrario di ciò che si sta sostenendo con la domanda. Beninteso, le domande retoriche sono frequentissime anche nel linguaggio di tutti i giorni e possono avere vari scopi fra cui quello di stimolare la conversazione oppure servire da dichiarazione di esplicita a prescindere dal fatto che abbia un carattere implicito; può anche essere utilizzata come rimprovero (“Ti sembra bello andartene senza salutare nessuno?”) o per fare dell’ironia (“Hai imparato a parlare francese?” rivolgendosi a chi ha usato un’espressione volgare).
Domanda retorica – Esempi
Come accennato nel paragrafo precedente, il ricorso alle domande retoriche è prassi comune nel parlare quotidiano e risulta quindi piuttosto facile fare alcuni esempi.
Se diciamo “Sei tornato?” a nostro figlio mentre lo vediamo varcare la soglia di casa stiamo ponendo una domanda retorica.
Se vogliamo far capire al nostro collega d’ufficio che non stiamo gradendo il suo atteggiamento possiamo rimproverarlo dicendogli di smetterla di comportarsi in un certo modo oppure porgli una domanda retorica: “Ti sembra questo il modo di comportarti?”.
Se un nostro amico ha appena finito di bere avidamente un boccale di birra e gli chiediamo “Avevi sete?” è chiaro che ci troviamo di fronte a una domanda retorica.
Se, mentre fuori sta diluviando, diciamo a qualcuno: “Chi uscirebbe con questo tempaccio?” è ovvio che non richiediamo una risposta, ma stiamo soltanto affermando che è decisamente meglio non uscire di casa.
Di seguito, infine, un paio di esempi tratti da un capolavoro della nostra letteratura (Dei sepolcri, Foscolo):
- All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne
- Confortate di pianto è forse il sonno
- Della morte men duro?
- …
- Qual fia ristoro a’ dì perduti un sasso
- Che distingua le mie dalle infinite
- Ossa che in terra e in mar semina morte?

La domanda retorica è posta al proprio interlocutore con scopi diversi da quelli di una domanda aperta e serve pertanto a indurlo a una riflessione oppure a fargli capire qual è la nostra posizione, il nostro pensiero su una determinata questione.