La farmacologia è la branca della biologia che studia il modo in cui le sostanze chimiche interagiscono con gli organismi viventi. Un farmaco è una sostanza che in un organismo vivente può produrre modificazioni funzionali con un’azione chimica, fisico-chimica o fisica; l’azione può essere anche negativa, mentre al termine medicamento è riservato ai farmaci che hanno lo scopo di ricondurre alla normalità una situazione organica alterata (patologia, lesione ecc.).
La farmacologia si diffuse originariamente in Egitto, in Cina, come semplice elenco dei farmaci utilizzabili; solo grazie allo sviluppo della chimica, la farmacologia ha acquisito valore scientifico. Grazie agli studi compiuti dai farmacologi, si è riusciti a debellare malattie, il più delle volte mortali.
La farmacologia include molte branche:
- farmacocinetica; per razionalizzare le indicazioni terapeutiche e la posologia di un farmaco, ne analizza gli eventi biologici conseguenti alla sua somministrazione
- farmacodinamica; si occupa dell’azione che i farmaci esercitano su organismi sani o malati
- farmacogenetica; studia le risposte dell’organismo ai farmaci in funzione dei fattori genetici
- farmacognosia; si occupa del riconoscimento e dello studio delle sostanze medicinali
- tossicologia che si interessa in modo specifico delle molecole che hanno un effetto nocivo sull’organismo
- farmacovigilanza; l’attività di controllo sui farmaci in commercio, allo scopo di individuarne eventuali effetti collaterali non registrati nella fase di sperimentazione
- farmacoterapia, che studia i farmaci utilizzati in terapia per tutte le patologie.
La farmacopea è il codice emanato dallo Stato che registra i nomi di tutti i farmaci in uso e tutte le informazioni annesse.

Statua di Galeno alla facoltà di medicina di Bahia (Brasile). Dal suo nome deriva la galenica, l’arte del farmacista di preparare i farmaci.
I farmaci topici (locali) sono quelli che sono capaci di indurre modificazioni già nel punto di contatto; i farmaci sistemici sono farmaci ad azione generale che sono attivi dopo essere entrati in circolo; i farmaci ad azione diretta (indiretta) agiscono senza (con) intermediari; i farmaci ad azione elettiva interessano solo un determinato tessuto specifico.
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