L’oligopolio è una forma di mercato che si caratterizza per la presenza di poche imprese (generalmente di notevoli dimensioni) che offrono determinati beni o servizi e per una domanda frazionata fra numerosi compratori.
Si distinguono due forme di oligopolio: perfetto e imperfetto; nel primo caso, i prodotti che vengono offerti dalle imprese sono praticamente gli stessi; nel secondo caso (molto diffuso nella realtà), i prodotti hanno un certo grado di differenziazione, anche se sono sostituibili gli uni con gli altri (il classico caso è il mercato degli elettrodomestici).
Una delle caratteristiche dell’oligopolio è rappresentata dalle difficoltà di ingresso di nuove imprese; tali difficoltà derivano essenzialmente dal fatto che le poche imprese presenti hanno grandi dimensioni (molto spesso si tratta di multinazionali), dispongono di impianti di prim’ordine e di ingenti capitali e non è semplice essere concorrenziali con loro.
In questo mercato è notevole l’interesse che le imprese hanno nei confronti delle loro concorrenti le cui mosse vengono sempre valutate con estrema attenzione; risultano fondamentali la pubblicità, il marketing, le sponsorizzazioni e la cura verso le tecniche di vendita e la distribuzione dei prodotti.
Il prezzo di vendita dei prodotti deve ovviamente coprire tutti i costi relativi alla produzione e tenere conto di un margine di profitto che sia adeguato al proprio potere sul mercato; in alcuni casi però, nei mercati dove l’azienda deve ancora affermarsi, il prezzo di vendita potrebbe essere, per un certo periodo di tempo, inferiore a quello che le consentirebbe un livello di profitto adeguato.

Il termine oligopolio deriva dal greco antico ὀλίγοι (ὀlígoi: «poco», «pochi») e -πώλιον (pólion, da πωλεῖν — polèin, «vendere»)
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