Quello sulla consulenza finanziaria è un tema di notevole interesse, specialmente in questi periodi particolarmente travagliati della vita economica del Paese.
Non troppo tempo addietro stati pubblicati i risultati di un sondaggio effettuato tra gli italiani, risultati dai quali si evince che una grande parte dei cittadini del nostro Paese teme la povertà: il risultato è che tantissimi risparmiatori, non adeguatamente seguiti e consigliati, lasciano i loro risparmi sul conto corrente per paura di perdere denaro. Questa abitudine porta alla riduzione del potere d’acquisto per effetto dell’inflazione, ma soprattutto alla perdita, per il risparmiatore, della possibilità di far crescere il proprio capitale coerentemente con il proprio profilo di rischio.
Ai nostri giorni, con i tassi d’interesse praticamente azzerati e inflazione inesistente, è facile farsi prendere dal desiderio di aumentare il rischio di portafoglio alla ricerca di maggiori guadagni. Avere al proprio fianco un professionista sempre informato, col quale valutare serenamente rischi e opportunità del momento, è fondamentale per trovare le soluzioni d’investimento più adeguate ai propri desideri.
In trenta e più anni di professione ho potuto incontrare migliaia di persone di tutti i ceti sociali; non necessariamente le persone più acculturate sono quelle che gestiscono meglio i loro risparmi perché spesso sopravvalutano le loro conoscenze o quelle delle persone con cui si confrontano.
Un’analisi sul comportamento degli investitori individuali mostra come spesso si gestisca il denaro senza scopo, al solo fine di farlo crescere nel tempo oppure di approfittare di un’occasione che spesso si rivela una delusione.
Dicono i cinesi: “Vuoi progettare un anno? Coltiva il riso. Vuoi progettare un decennio? Pianta gli alberi. Vuoi progettare un secolo? Educa le persone”. Questo significa che il risparmiatore dovrebbe avere chiari in mente gli obiettivi che vuole raggiungere con i risparmi e finalizzare somme diverse per ognuno dei traguardi identificati. Infatti, non si può gestire un obiettivo finanziario a un anno nello stesso modo col quale se ne gestisce uno a venti o trent’anni. I risultati nel tempo saranno completamente diversi tra loro.
Certo non è facile per un non addetto ai lavori conoscere i mercati, sempre in movimento, e gli strumenti che il mondo della finanza mette a disposizione per navigare in mari che, in certi momenti, sono in tempesta. E qui può venire in soccorso il consulente finanziario, professionista che troppo spesso sale alla ribalta solo in momenti drammatici o in occasione di sparizioni di denaro; per fortuna ci sono migliaia di buoni e onesti professionisti che affiancano il risparmiatore e lo aiutano, non solo nell’identificazione degli obiettivi finanziari da raggiungere, ma anche nella comprensione di tutte le problematiche collegate (fiscali, finanziarie o successorie).
Pochi risparmiatori sanno gestire bene la complessità fiscale dei vari servizi e prodotti e tanti italiani si fanno trovare impreparati nell’ora del passaggio generazionale, causando seri problemi ai loro eredi.
Come ho detto, esercito la professione di consulente finanziario da più di trent’anni e ho assistito a una serie di cambiamenti che mi hanno portato a essere, agli inizi, venditore di prodotti finanziari e in seguito a diventare un professionista che assiste i clienti a 360 gradi, monitora e gestisce costantemente i rischi che il mondo finanziario presenta. Ma sono anche il professionista di fiducia costantemente aggiornato, pronto a far cogliere le occasioni che si presentano, sempre con il pieno appoggio e supporto della Società per la quale lavoro.
Consulenza finanziaria evoluta: come scegliere il professionista che fa per noi?
Contrariamente a quanto si pensa, non è sicuramente il singolo consulente che può conoscere il mondo della finanza nella sua interezza e navigare sempre in sicurezza; solo chi può contare su una valida struttura finanziaria alle spalle può disporre continuamente di servizi e prodotti aggiornati, di indicazioni sulle possibili evoluzioni dei mercati e di una piattaforma informatica che permetta un monitoraggio continuo del portafoglio dei clienti:
il professionista che dichiara di fare tutto da solo può solo creare problemi.
Disporre di tale bagaglio di conoscenze e di strumenti permette di:
- poter scegliere il meglio di decine di Società di gestione.
- Gestire in modo corretto la fiscalità globale.
- Evitare duplicazioni di investimenti.
- Raggiungere un grado di sicurezza che regala sonni tranquilli al risparmiatore.
Non dimentichiamo infine che spesso viene trascurato il capitale umano, cioè il valore vero di un giovane lavoratore che non abbia ancora accantonato sufficienti risparmi. Basta a volte conoscere le forme di protezione presenti sul mercato per avere, in cambio di modeste somme, la tranquillità necessaria a intraprendere nuove iniziative lavorative con la certezza che, in caso di eventi particolarmente negativi, sarà comunque garantita una certa serenità familiare.
Mi permetto di dare un suggerimento ai risparmiatori: non è sufficiente affidarsi al primo professionista che si incontra, potrebbe essere poco professionale. Piuttosto può essere utile rivolgersi a un’Agenzia di Promotori finanziari, parlare delle proprie necessità col responsabile e farsi indicare la persona più adatta a noi. Non ci si dovranno attendere miracoli, ma, e qui parlo a titolo personale, si potranno evitare i più grossi incidenti di percorso che possono portare alla perdita dei risparmi di una vita.
Questo è lo scopo del mio lavoro: assistere i clienti nei cambiamenti che la vita presenta loro continuamente e assicurare loro tranquillità e buone possibilità di raggiungere gli obiettivi prefissati. D’altra parte, quando si va dal medico di fiducia non gli si chiede la vita eterna, ma di poter condurre una vita normale e di evitare per tempo, magari con molta prevenzione, i grossi guai che possono mettere in difficoltà le famiglie.
Ricapitolando, un ottimo consulente finanziario dovrebbe:
- avere alle spalle una solida e importante struttura finanziaria.
- Avere la capacità di educare il cliente.
- Saper definire con lui gli obiettivi degli investimenti.
- Definire il budget corretto per i vari obiettivi.
- Essere in grado di offrire consulenza fiscale e successoria.
- Essere indipendente dai budget di prodotto, tenendo sempre presente l’interesse dei suoi Clienti.
NOTA IMPORTANTE – I professionisti del settore devono essere obbligatoriamente iscritti all’Albo dei Promotori Finanziari presso la Consob. Consultando il sito ufficiale è possibile verificare l’iscrizione del professionista col quale si è venuti a contatto ed eventuali sanzioni cui sia stato sottoposto nel tempo.
Per contatti:
Adriano Azzalin – Private Banker
Indirizzo e-mail: aazzalin@bancafideuram.it
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