Allo scopo di raggiungere i propri obiettivi, le aziende devono effettuare vari tipi di operazioni ben coordinate fra loro; l’insieme di queste varie operazioni viene definito gestione aziendale.
Le operazioni che caratterizzano la gestione vengono classicamente suddivise secondo due criteri: momento di attuazione e tipologia.
In base al momento di attuazione si distinguono operazioni di costituzione, funzionamento e cessazione (o liquidazione).
Nel corso della fase di costituzione vengono effettuate tutte quelle operazioni necessarie all’avvio dell’attività d’impresa (reperimento dei mezzi finanziari necessari all’inizio dell’attività, formalità giuridiche relative alla costituzione, allestimento delle strutture produttive, delle infrastrutture ecc.).
Nel corso della fase di funzionamento, quella “centrale” della vita aziendale, si effettuano gli acquisti dei beni necessari alla produzione, si compiono le operazioni di trasformazione, si vende il prodotto finito, si incassano i crediti e si pagano i debiti ecc. È sempre nel corso di questa fase che l’impresa subisce modifiche di vario tipo (ristrutturazione, ampliamento, ridimensionamento della struttura produttiva, eventuale ingresso di nuovi soci o nuovo personale, copertura delle perdite o investimenti dei ricavi ecc.).
Un’impresa viene generalmente concepita per durare nel corso del tempo, ma possono esserci svariati motivi, più o meno voluti, che determinano la conclusione delle varie attività aziendali; è questa la fase della cessazione (o liquidazione), nel corso della quale tutti i prodotti vengono venduti, si riscuotono i crediti esigibili e si pagano i debiti in essere. Terminate le operazioni di liquidazione, l’impresa è finalmente estinta.
In base alla tipologia si distinguono invece operazioni di finanziamento, investimento, trasformazione economico-tecnica e disinvestimento.
Le operazioni di finanziamento vengono effettuate dagli imprenditori sia nel corso della fase di costituzione (servono a dotare l’impresa dei necessari mezzi finanziari) sia nel prosieguo della vita aziendale (servono a mantenere un livello di mezzi finanziari adeguato alle varie necessità aziendali); le operazioni di investimento si concretizzano con lo scambio di mezzi finanziari con quegli elementi (i fattori di produzione: macchinari, materie prime, manodopera ecc.) che risultano indispensabili per l’attività dell’impresa; le operazioni di trasformazione economico-tecnica consistono nel trasformare i fattori di produzione (ottenuti grazie alle operazioni di investimento) nei beni che l’azienda piazzerà sul mercato; le operazioni di disinvestimento sono quelle che consistono nello scambio dei prodotti finali (ottenuti con le operazioni di trasformazione) con mezzi monetari tramite la vendita (cessione di un prodotto a un determinato prezzo).
Possiamo schematicamente riassumere i vari concetti nel seguente modo:
- l’imprenditore ricorre a un finanziamento che gli permette di ottenere dei mezzi finanziari;
- i mezzi finanziari consentono di effettuare investimenti;
- gli investimenti permettono la prosecuzione dell’attività dell’azienda la quale provvede, al suo interno, alle necessarie trasformazioni economico-tecniche dei fattori produttivi acquisiti in prodotti finali;
- i prodotti finali vengono disinvestiti tramite la vendita;
- la vendita permette di ottenere nuovi mezzi finanziari che consentono il proseguimento del ciclo aziendale.
Dal momento che lo scopo principale di un’impresa è aumentare i mezzi finanziari (si deve cioè ottenere un utile) è fondamentale che le varie operazioni di trasformazione diano origine a prodotti finali il cui valore sia più elevato di quello dei fattori produttivi che si sono impiegati per produrli.

Lo scopo principale di un’impresa è aumentare i propri mezzi finanziari
Il ciclo produttivo può essere analizzato sotto vari aspetti: tecnico, finanziario ed economico.
L’aspetto tecnico è relativo ai processi di trasformazione materiale dei beni (produzione diretta) e di trasferimento dei questi nello spazio e nel tempo (produzione indiretta). Il ciclo tecnico ha inizio combinando i vari fattori produttivi e ha fine allorquando si sono ottenuti i beni o si sono prestati servizi.
L’aspetto finanziario è relativo a tutti quei movimenti che, per effetto delle varie operazioni effettuate dall’impresa, intervengono nei mezzi monetari, nei crediti e nei debiti aziendali. Il ciclo finanziario comincia nel momento in cui l’azienda ricorre ai debiti per acquistare fattori produttivi e termina quando sorgono i crediti relativi alla vendita dei prodotti finali. Internamente all’aspetto finanziario è osservabile quello monetario, relativo ai soli movimenti in entrata e in uscita dei vari fondi disponibili (contanti, c/c bancari, c/c postali ecc.); il ciclo monetario è noto anche come ciclo di cassa e permette di individuare l’intervallo di tempo che passa tra le uscite di fondi effettuate per pagare gli acquisti e le entrate di fondi che derivano dalle vendite dei prodotti.
L’aspetto economico, infine, è relativo al sostenimento dei costi necessari all’acquisizione dei vari fattori produttivi e all’ottenimento dei ricavi conseguenti alla vendita di beni e/o servizi. Il ciclo economico può essere definito come l’intervallo di tempo che passa dal sostenimento dei costi al conseguimento dei ricavi.
Indice materie – Economia – Attività economica imprenditoriale