La definizione più concisa e semplice di sostenibilità ambientale (il termine deriva dal latino sustinere e, in pratica, significa tenere sotto controllo) è che essa vuole assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la vita delle generazioni future. Si parla di sostenibilità fin dal lontano 1972 (prima conferenza ONU sull’ambiente), ma solo nel 1987 (rapporto Brundtland) fu definito l’obiettivo dello sviluppo sostenibile.
Obiettivi della sostenibilità sono:
- il corretto sfruttamento delle risorse, producendo beni e servizi salvaguardando il nostro pianeta;
- l’abbassamento delle emissioni di inquinanti.
Come accennato, soltanto nel 1987, con la pubblicazione del Rapporto Brundtland, fu definito con chiarezza l’obiettivo dello sviluppo sostenibile, preso successivamente a modello dalla conferenza ONU su ambiente e sviluppo del 1992.
Di fatto nel rapporto si cerca l’equilibrio fra ambito ambientale, economico e sociale (sviluppo sostenibile).

La locuzione sviluppo sostenibile (da cui deriva il concetto di sostenibilità ambientale) è stata introdotta per la prima volta dal Rapporto Brundtland della Commissione Mondiale per l’Ambiente e lo Sviluppo (1987)
Va detto che una visione allargata di sostenibilità comprende anche la qualità della vita in ambienti urbani (maggior numero di aree verdi, miglioramento della viabilità ecc.), cosa che con la salvaguardia del Pianeta ha poco a che fare.
Le principali strategie della sostenibilità ambientale si basano su:
- industria sostenibile con un basso impatto ambientale (minori emissioni di CO2).
- Agricoltura sostenibile (fitofarmaci e fertilizzanti green o comunque a basso impatto ambientale, salvaguardia delle aree boschive e palustri ecc.).
- Fonti di energie rinnovabili.
- Adozione di stili di vita individuali che non abusino delle risorse a disposizione, minimizzando gli sprechi e prevedendo il corretto smaltimento e riciclo dei prodotti consumati.
Dal punto di vista economico, la sostenibilità passa attraverso il concetto di economia circolare. Un processo può definirsi economicamente sostenibile se è in grado di utilizzare le risorse naturali in modo tale che esse possano rigenerarsi in maniera naturale.
La sostenibilità ambientale deve combattere contro tre fattori critici:
- incremento demografico.
- Cambiamento climatico (riscaldamento globale).
- Economia lineare e consumismo.
Nonostante il secondo e il terzo fattore siano al centro di moltissime azioni sull’ambiente, solo gli ambientalisti più illuminati ritengono prioritario il primo punto secondo la semplice osservazione che è inutile ridurre i consumi del 20% entro 3 decadi se poi la popolazione aumenta del 20% nello stesso periodo. Si può dire che i punti 2 e 3 sono critici, ma per una soluzione ottimale non si può ignorare il primo punto.
Per approfondire:
- Incremento demografico -> riduzione dell’antropentropia.
- Cambiamento climatico -> risoluzione del problema del riscaldamento globale.
- Passaggio da un’economia lineare a un’economia circolare.
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