Il nucleare pulito è quello basato sulle centrali a fusione nucleare; oggi si può ritenere una delle forme di energia più sostenibili. La fusione nucleare è il processo che alimenta il Sole e le altre stelle. Si può dire che il processo è opposto a quello della fissione nucleare (usato nelle centrali nucleari attuali) in quanto ottiene energia “unendo due atomi” anziché dividerli. I vantaggi della fusione nucleare sono molto importanti:
- produce pochissime scorie radioattive di breve durata
- non produce emissioni di gas serra e quindi non favorisce il cambiamento climatico
- è estremamente sicura
- non peggiora il consumo di suolo come invece fanno altre energie rinnovabili (come l’energia fotovoltaica).
Fino all’esperimento del Lawrence Livermore National Laboratory (2022) non si era riusciti a ottenere più energia di quanta ne era impiegata per la fusione. Grazie all’impiego di laser (l’altra strategia per ottenere la fusione è quella di utilizzare campi magnetici), fornendo 2,05 megajoule (MJ) di energia si sono ottenuti 3,15 MJ di produzione di energia di fusione, con un guadagno quindi superiore a 1,5. Questa energia è sufficiente a far bollire qualche litro d’acqua, ma è la premessa di un nucleare veramente pulito; si stima che ci vorranno circa 30 anni per realizzare centrali nucleari a fusione, anche se tale stima è osteggiata dai fautori delle rinnovabili classiche che vedrebbero di molto ridotta l’importanza delle fonti energetiche da loro supportate.