Il decentramento è un concetto con cui i “furbi” hanno condizionato gli italiani allo scopo di cementificare e asfaltare l’Italia ottenendo solo uno scempio totale. Dal punto di vista del business, nessuna persona razionale cercherebbe di decentrare, tenendo in vita paesini improduttivi. Anche la geometria insegna che, se ho due punti, faccio meno fatica a collegarli che se ne ho venti. Si rifletta sul fatto che le nazioni europee più performanti hanno un rapporto fra popolazione delle metropoli e popolazione totale molto maggiore di quello italiano (area metropolitana di Parigi 12 milioni di abitanti, quella di Roma 4). Meno punti da congiungere, meno soldi da sprecare. Pensiamo a quante tangenziali inutili per salvare paesini che comunque moriranno. Quanti soldi buttati per decentrare aziende la cui produzione viene trasferita in India o in Cina.

Le tangenziali sono strade di scorrimento veloce, in genere dotate di interscambi, raccordi, tratti sopraelevati ecc., che lambiscono un lato di una grande città o ne attraversano una parte, collegando punti importanti senza interferire col normale traffico locale
Provate a studiare questo elenco:
- Belgio 97
- Gran Bretagna 90
- Danimarca 87
- USA 82
- Canada 80
- Francia 78
- Germania 74
- Svizzera 74
- Russia 73
- Italia 68
- Ecuador 66
- Irlanda 62
- Grecia 61
- Siria 55
- Cina 44
- Egitto 43
- Zimbabwe 38
- India 30
- Lesotho 26
- Afghanistan 24
- Nepal 18.
Cosa notate? Appare ragionevole trovare una correlazione fra il numero e il livello di qualità della vita nei singoli Paesi? Penso di sì. Ebbene, il numero è la percentuale degli abitanti che vive nelle aree urbane. Si noti come la percentuale non dipenda dall’area: ci sono Paesi piccoli con indice alto e altri con indice basso e Paesi con una grande superficie con indice alto e altri con indice basso.
Come spiegato, in base al concetto di antropentropia, data una certa superficie, più la presenza dell’uomo è distribuita su di essa e più aumenta l’antropentropia (l’altro fattore è il numero di uomini, la popolazione).
Il fattore di urbanizzazione di un Paese (i dati sono del WHO, World Health Organization) spiega come
il diminuire l’antropentropia consenta anche di migliorare l’economia di un Paese.
Infatti, più punti abbiamo da collegare su un territorio e più spenderemo per farlo e il decentramento divienta un fattore veramente negativo. Questo banale concetto è sistematicamente irriso dai politici italiani che vorrebbero far diventare ogni paesino una metropoli industriale e commerciale (mentre la politica giusta è valorizzarne l’ambiente). Il fattore di urbanizzazione non è una condizione necessaria alla ricchezza, ma è sicuramente facilitante.