Il sorbato di potassio è un sale potassico; più specificamente è il sale di potassio dell’acido sorbico (un acido grasso polinsaturo, di formula chimica C6H8O2). Il sorbato di potassio è una sostanza irritante che, a temperatura ambiente, si presenta sotto forma di solido dal colore bianco e privo di odore, la sua formula chimica è C6H7KO2. In natura è presente nelle bacche del Sorbus aucuparia (sorbo degli uccellatori, una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee). Il sorbato di potassio è piuttosto noto perché è un additivo alimentare di frequente utilizzo; nelle etichette alimentari è indicato con la sigla E202; non va confuso con il sorbato di calcio la cui sigla è E203.
Il suo impiego nell’industria alimentare è legato al fatto che possiede proprietà antibatteriche e antimicotiche (antifungine); lo si sfrutta quindi come conservante. Sono molti gli alimenti ai quali è addizionato, in particolare lo si ritrova nei latticini e nel pane di segale, ma è comune ritrovarlo anche in diversi tipi di bevande (succhi di frutta, bevande analcoliche di vario tipo, sidro ecc.), nelle prugne e nelle albicocche essiccate, nelle pizze surgelate, nelle zuppe, nelle macedonie di frutta, nei formaggi (in questo caso si intende soprattutto sfruttare la sua proprietà fungicida) ecc. È utilizzato anche in ambito vinicolo; nel vino, infatti, il sorbato di potassio produce acido sorbico che agisce bloccando i lieviti che sopravvivono alla svinatura finale impedendone la proliferazione. È anche in grado di inibire la rifermentazione dei vini zuccherati.
Il suo utilizzo non è comunque limitato all’ambito alimentare; lo si impiega infatti anche nel settore dell’industria cosmetica (in creme, lozioni ecc.), sempre in qualità di conservante, seppure in percentuali molto basse (max 0,81%). La denominazione INCI del sorbato di potassio è POTASSIUM SORBATE; ricordiamo che con INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) si fa riferimento alla nomenclatura internazionale usata per indicare nelle etichette i vari ingredienti di un prodotto cosmetico.

Nel vino il sorbato di potassio produce acido sorbico che agisce bloccando i lieviti che sopravvivono alla svinatura finale impedendone la proliferazione
Il sorbato di potassio fa male?
In linea generale il sorbato di potassio, entro certi limiti, non è considerata una sostanza dannosa per la salute umana; in passato la dose giornaliera accettabile (DGA, o all’inglese, ADI, Acceptable Daily Intake) era 25 mg/kg di massa corporea; successive valutazioni hanno abbassato la DGA a 3 mg/kg di massa corporea. Ricordiamo che la DGA è un valore impiegato in ambito tossicologico per indicare la quantità di sostanza che un uomo può tollerare, senza riscontrare effetti avversi, in base al suo peso considerando un’assunzione giornaliera per tutto il corso dell’esistenza. In letteratura sono stati riportati casi di reazioni avverse quali eritemi e dermatiti.