L’osmio è un elemento chimico rarissimo dei gruppo dei metalli di transizione e della famiglia del platino. Si presenta come un solido durissimo ma fragile, di colore azzurro indaco. In natura si trova nelle sabbie fluviali platinifere e nei minerali di nichel. Un’altra fonte è l’osmio nativo (osmiridio), una lega naturale di osmio e iridio. Questo elemento fu scoperto proprio insieme all’iridio nei residui dei minerali di platino dal chimico inglese Tenant nel 1804. Il nome deriva dal greco osme, che significa “odore”.
Indice
Proprietà chimiche
Ha un punto di fusione superiore ai 3.000 °C ed è l’elemento a maggiore densità, 22.661 kg/m³.
- Simbolo: Os
- Numero atomico: 76
- Serie: Metalli di transizione
- Gruppo, periodo: 8 (VIIIB), 6
- Densità: 22661 kg/m³
- Durezza: 7
- Peso atomico: 190,23 u
- Configurazione elettronica: [Xe]4f145d66s2
- Struttura cristallina: esagonale
- Stato della materia: solido
- Punto di fusione: 3033 °C
- Punto di ebollizione: 5012 °C
- Calore di fusione: 31,8 kJ/mol
- Elettronegatività: 2,2 (Scala di Pauling)
- Calore specifico: 130 J/(kg·K)
- Conducibilità elettrica: 1,09×107/m·Ω
- Conducibilità termica: 87,6 W/(m·K)
Osmio – Composti principali
Ossido OsO4 – Composto molto volatile, estremamente tossico, è un solido giallo dotato di un caratteristico odore pungente e usato in microscopia elettronica.
Cloruro OsCl4 – Solido marrone a bassa temperatura e nero ad alta temperatura.
Isotopi – Questo elemento in natura ha 5 isotopi stabili, Os-187, Os-188, Os-189, Os-190 e Os-192 che è il più abbondante.
Applicazioni
Raramente, l’osmio è utilizzato puro per il suo costo elevato e la difficoltà di lavorazione; viene invece generalmente legato ad altri metalli per applicazioni che richiedono una notevole resistenza all’usura, come produzione di pennini per penne stilografiche, puntine di giradischi, perni e contatti elettrici. Il maggiore uso di questo elemento è però nella forma del suo composto tetraossido, che trova applicazione come reagente.

Frammenti di osmio
Osmio – Le leghe
Le leghe di osmio con il platino e l’iridio conferiscono ai metalli particolare durezza.
Biologia
L’osmio non ha alcun ruolo biologico nell’organismo umano e in elevate concentrazioni nell’aria causerebbe danni alle vie respiratorie e alla pelle. Il suo composto tetrossido, invece, è altamente tossico per l’uomo.
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