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Oro – Chimica

L’oro è un metallo di transizione di colore giallo che da tempo immemore è considerato uno dei metalli più preziosi, uno dei più comuni strumenti di scambio. Fu il primo metallo utilizzato dall’uomo per creare oggetti rituali e di gioielleria. Le sue caratteristiche principali sono tenerezza, duttilità e malleabilità, ma è anche un metallo notevolmente denso; sono pochissimi i composti che possono attaccarlo (fra questi l’acqua regia e lo ione cianuro); è un eccellente conduttore di elettricità, superato solo da argento e rame. Si trova in natura soprattutto allo stato nativo, sia sotto forma di pepite sia sotto forma di pagliuzze o granelli. Spesso si trova in lega con quantità minime di argento e anche in filoni all’interno di rocce ignee.

Il suo simbolo chimico, Au, deriva dal termine latino aurum.

L’estrazione dell’oro dai suoi minerali è economicamente conveniente se la concentrazione del metallo è superiore a 0,5 grammi per tonnellata; il metallo viene estratto dai depositi alluvionali per dilavamento e dai minerali rocciosi tramite metallurgia estrattiva. Frequentemente la raffinazione si accompagna alla clorurazione o all’elettrolisi. I maggiori produttori di questo metallo sono la Cina e il Sudafrica.

La purezza dell’oro viene indicata utilizzando come unità di misura il carato (ct, o kt o, più comunemente k). Un carato è equivalente a una parte di oro su un totale di 24 parti di metallo che costituiscono una lega. Per esempio, l’espressione 14 carati (14k) indica che la lega in questione è costituita da 14 parti di oro fino e da 10 parti di altri metalli. La massima purezza viene indicata con 24k. Se ci si vuole riferire al peso si deve considerare che 24 carati corrispondono a 999 g di oro su un kg di leghe complessive.

Indice

  • Proprietà chimiche
  • Composti principali
  • Applicazioni
  • Leghe
  • Biologia

Proprietà chimiche

L’oro è un metallo nobile, chimicamente inerte.

Oro

  • Simbolo: Au
  • Numero atomico: 79
  • Serie: Metalli di transizione
  • Gruppo, periodo: 11, 6
  • Densità: 19320 kg/m³
  • Durezza: 3,5
  • Peso atomico: 196,96655 u
  • Configurazione elettronica: [Xe]6s14f145d10
  • Struttura cristallina: cubica a facce centrate
  • Stato della materia: solido
  • Punto di fusione: 1064,18 °C
  • Punto di ebollizione: 2808 °C
  • Calore di fusione: 12,55 kJ/mol
  • Elettronegatività: 2,54 (Scala di Pauling)
  • Calore specifico: 128 J/(kg·K)
  • Conducibilità elettrica: 41×106S/m

  • Conducibilità termica: 317 W/(m·K)

Oro – Composti principali

Sebbene sia un metallo nobile, l’oro può creare alcuni composti, che però si riducono facilmente al metallo.

Cloruro Au2Cl6 – Solido rosso-arancione (a temperatura ambiente) molto solubile in acqua, usato per le galvanizzazioni.

Acido cloroaurico HAuCl4 – Tetracloruro di oro e idrogeno che si ottiene per ossidoriduzione dell’oro, è una polvere giallo-arancione fortemente corrosiva usata per raffinare questo metallo prezioso.

Isotopi – Questo elemento ha 30 isotopi noti, di cui solo Au-197 è stabile.

Applicazioni

L’oro è poco suscettibile ai fenomeni di ossidazione e malleabile, e ha ottime proprietà elettriche e ottiche, perciò viene utilizzato per contatti o conduttori di dimensioni microscopiche nella componentistica elettronica.

Grazie alle sue eterogenee caratteristiche, gli usi a cui è destinato sono molteplici e variegati: elettronica, fotografia, gioielleria, medicina, odontoiatria, coniazione di monete ecc. Ha uso in ambito medico per la diagnostica tramite elettroforesi, per la realizzazione di ponti e otturazioni in odontoiatria e per la cura di alcune forme tumorali.

In gioielleria l’oro che viene usato più comunemente è quello a 18k: le ragioni per cui non si trovano gioielli o comunque prodotti con un titolo superiore è dovuto al fatto che questo metallo in purezza è eccessivamente morbido per venire utilizzato; è quindi necessario realizzare delle leghe che consentano una consistenza maggiore.

Oro

Il lingotto è la forma in cui l’oro viene conservato dalle banche dei vari Stati come riserve a garanzia del debito

Oro – Le leghe

Il metallo che viene abbinato all’oro viene generalmente scelto a seconda del colore che si vuole dare alla lega: se si vuole ottenere dell’oro bianco, l’altro metallo prescelto sarà il palladio oppure l’argento, ma anche percentuali di nichel, se si desidera il classico oro rosso si utilizzerà il rame e così via. L’oro rosa è dato dall’aggiunta di argento e rame insieme. Una piccoal percentuale di argento, comunque, è quasi sempre presente in ogni tipologia.

Biologia

Nel corpo umano sono presenti minime quantità di oro, ma non hanno una funzione biologica. Non è un metallo pericoloso per l’uomo e infatti, come abbiamo visto, viene usato anche in ambito medico e odontoiatrico (ponti e otturazioni, cure tumorali, cure per l’artrite reumatoide).

 

Indice materie – Chimica – Oro

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