Il mercurio è un metallo di transizione di colore bianco-argenteo ed è uno dei pochi elementi a essere liquido a temperatura ambiente. Emette già a freddo vapori molto tossici. Scioglie facilmente l’oro, l’argento, il piombo e i metalli alcalini per dar luogo agli amalgami, cioè leghe più o meno consistenti. A contatto dell’aria si altera lentamente, ricoprendosi di una pellicola grigia di ossido.
Come metallo nativo è più piuttosto raro; lo si trova invece in discrete quantità nel cinabro (solfuro mercurico, HgS), nel calomelano, nella livingstonite e in altri minerali. È fortemente velenoso per assunzione respiratoria, gastrointestinale o cutanea ed è particolarmente inquinante. Il suo simbolo chimico, Hg, deriva dal termine hydrargyrum, latinizzazione del greco hydrargyros, parola traducibile con “argento liquido” a motivo del suo aspetto liquido e metallico.
Indice
Proprietà chimiche
A temperatura ambiente è praticamente sempre liquido, dal momento che il suo punto di fusione è attorno ai -40 °C.
- Simbolo: Hg
- Numero atomico: 80
- Serie: Metalli di transizione
- Gruppo, periodo: 12 (IIB), 6
- Densità: 13579 kg/m³ (liquido), 15600 kg/m³ (solido)
- Durezza: 1,5
- Peso atomico: 200,59 u
- Configurazione elettronica: [Xe]4f145d106s2
- Struttura cristallina: romboedrica
- Stato della materia: liquido (diamagnetico)
- Punto di fusione: −38,83 °C
- Punto di ebollizione: 356,73 °C
- Calore di fusione: 2,295 kJ/mol
- Elettronegatività: 2,00 (Scala di Pauling)
- Calore specifico: 140 J/(kg·K)
- Conducibilità elettrica: 1,04×106/m·Ω
- Conducibilità termica: 8,34 W/(m·K)
Mercurio – Composti principali
Cloruro di mercurio Hg2Cl2 – Solido bianco inodore noto anche come calomelano (minerale da cui si ricava), usato per gli elettrodi delle celle elettrochimiche, molto nocivo.
Ossido mercurico HgO – Solido giallo o rosso che si ottiene riscaldando il mercurio all’aria (350 °C), notevolmente reattivo e ossidante.
Ossido mercuroso Hg2O – Polvere marrone-nera insolubile in acqua e molto instabile, da cui si ottiene il cloruro.
Isotopi – Questo elemento ha 7 isotopi stabili in natura: Hg-196, Hg-198, Hg-199, Hg-200, Hg-201, Hg-202 (il più abbondante) e Hg-204.
Applicazioni
Una volta ampiamente utilizzato per termometri, barometri, vernici e altri strumenti da laboratorio, oggi il mercurio è sempre meno impiegato, sia perché sostituibile con sostanze molto meno tossiche sia per i relativamente alti costi dell’estrazione. Anche l’uso per la produzione di prodotti chimici industriali è ampio ma va diminuendo. Si trova anche in interruttori e pile.

Mercurio liquido
Mercurio – Le leghe
Le leghe di mercurio e altri metalli sono detti “amalgama” e a seconda della quantità di mercurio presente possono essere solide, liquide o in pasta. Quasi tutti i metalli possono formare un amalgama con il mercurio: quelli più utilizzati in chimica sono l’amalgama di zinco, quello di potassio, quello di sodio e quello di alluminio. In odontoiatria vengono usati amalgami di argento, rame, indio, stagno e zinco, ma solo in forma incapsulata per evitare il rilascio di mercurio e mai per donne in gravidanza e bambini.
Biologia
Il mercurio è fortemente tossico per l’organismo umano, sia ingerito, sia se inalato o per semplice contatto. Il rischio di esposizione indiretta principale riguarda la presenza del metallo negli alimenti, soprattutto nel pesce, in particolare tonno e pesce spada, che sono sconsigliati in quantità eccessive.
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