Il cromo è un elemento chimico del gruppo dei metalli di transizione che non è presente in natura allo stato libero, ma lo si rinviene in alcuni minerali, di cui il più importante è la cromite. È un metallo grigio splendente particolarmente duro e duttile che si ottiene per riduzione dell’ossido con l’alluminio. Non viene corroso dalla maggior parte degli agenti chimici e in particolare non si ossida all’aria e mantiene la sua lucentezza.
Il suo nome deriva dal greco chroma, che significa colore, ed è dovuto alla varietà di colori dei suoi numerosi composti. Fu scoperto a partire dagli studi sul minerale crocoite in una miniera degli Urali, nel 1797.
Indice
Proprietà chimiche
Il cromo forma composti tossici e cancerogeni, dal forte potere ossidante, con lo stato di ossidazione 6.
- Simbolo: Cr
- Numero atomico: 24
- Serie: Metalli di transizione
- Gruppo, periodo: 6 (VIB), 4
- Densità: 7140 kg/m³
- Durezza: 8,5
- Peso atomico: 51,9961 u
- Configurazione elettronica: [Ar]3d54s1
- Struttura cristallina: cubica a corpo centrato
- Stato della materia: solido
- Punto di fusione: 1860 °C
- Punto di ebollizione: 2672 °C
- Calore di fusione: 16,9 kJ/mol
- Elettronegatività: 1,66 (Scala di Pauling)
- Calore specifico: 450 J/(kg·K)
- Conducibilità elettrica: 7,74×106/m·Ω
- Conducibilità termica: 93,7 W/(m·K)
Cromo – Composti principali
Idrossido di cromo Cr(OH)3 – Detto anche idrossido cromico, è una polvere blu-verde che in acqua diventa un materiale gelatinoso verde ed è usato come pigmento verde smeraldo.
Triossido di cromo CrO3 – Solido rosso molto solubile in acqua e forte ossidante, usato per le vernici e molto tossico, venduto come acido cromico.
Tricloruro CrCl3 – Noto semplicemente come cloruro di cromo, è un solido cristallino viola inodore e insolubile in acqua, è stabile e usato come precursore di altri composti inorganici.
Isotopi – In natura questo elemento ha 4 isotopi, Cr-50, Cr-52, Cr-53 e Cr-54, di cui Cr-50 è solo leggermente radioattivo, gli altri sono stabili.
Applicazioni
I principali utilizzi industriali del cromo si hanno nel rivestimento protettivo e decorativo di manufatti metallici (la cosiddetta cromatura) nonché nella fabbricazione di vari tipi di leghe.
La cromite viene usata per la preparazione di impasti per la cottura dei mattoni.
Alcuni composti (l’ossido Cr2O3 e il cromato di piombo PbCrO4, rispettivamente verde e giallo cromo) sono impiegati come pigmenti nelle vernici per vetri e ceramiche, altri per la pulizia di questi materiali. Alcuni sali vengono infine usati nell’industria tessile, nella concia dei pellami e in tintoria.
Il cromo picolinato è un composto chimico che viene commercializzato come integratore alimentare per la prevenzione o la terapia del deficit di cromo.
Cromo – Le leghe
Il cromo è utile per creare leghe resistenti al calore, grazie al suo strato ossidato protettivo, e molto dure, per esempio negli acciai inox: questo è il suo uso industriale principale. Nelle leghe per le resistenze elettriche, invece, compare insieme al nichel e al rame.

Il cromo viene usato per il rivestimento metallico e lucente di rubinetti ma anche di motori
Biologia
Il cromo trivalente (stato di ossidazione +3) è presente nel corpo umano in piccole quantità e viene assunto soprattutto tramite carne, pesce e cereali. Ha un ruolo importante per la tolleranza al glucosio, sostenendo l’attività insulinica, e per la regolazione dei livelli di colesterolo. Per questo l’intolleranza al glucosio e la glicemia alta possono essere segnali di una carenza di cromo. Esistono integratori di questo elemento, ma è importante non eccedere con l’assunzione, anche perché questo elemento non è considerato essenziale.
Il cromo esavalente (stato di ossidazione +6), invece, è altamente tossico per gli organismi viventi e può essere mortale se ingerito o respirato sotto forma di fumi, oltre ad avere effetto cancerogeno.
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