L’argento è un metallo di transizione tenero e duttile noto fin dall’antichità, tanto che lo si menziona in testi risalenti al III millennio a.C. In natura è presente sia allo stato nativo che combinato in vari composti e minerali (argentite, argentopirite ecc.). È il meno assorbente di tutti i metalli e, se lucidato bene, diventa un’ottima superficie riflettente. Grazie a questa proprietà il calore assorbito è molto basso. Il suo nome deriva appunto dal greco arghyros, che significa “lucente”.
Dopo l’oro è il metallo più duttile e malleabile, infatti si può infatti ridurre in fogli sottilissimi e trasparenti; è anche l’elemento con le maggiori conducibilità elettrica e termica ed è molto resistente alla corrosione. L’argento allo stato nativo e i suoi minerali si rinvengono in genere associati a galena, blenda, pirite, calcopirite, nei grandi filoni piombo-zinco-argentiferi e in quelli cupriferi (rame).
Attualmente, soltanto il 15-25% dell’argento prodotto a livello mondiale proviene da giacimenti sfruttati principalmente per tale metallo; la maggior parte è infatti ottenuta come sottoprodotto delle estrazioni dell’oro, del rame, del piombo e dello zinco.
Indice
Proprietà chimiche
L’argento non può essere attaccato dall’ossigeno nemeno ad altissime temperature.
- Simbolo: Ag
- Numero atomico: 47
- Serie: Metalli di transizione
- Gruppo, periodo: 11, 5
- Densità: 10490 kg/cm³
- Durezza: 2,5
- Peso atomico: 107,8683 u
- Configurazione elettronica: [Kr]4d10 5s1
- Struttura cristallina: cubica a facce centrate
- Stato della materia: solido (diamagnetico)
- Punto di fusione: 961,78 °C
- Punto di ebollizione: 2162 °C
- Calore di fusione: 11,3 kJ/mol
- Elettronegatività: 1,93 (Scala di Pauling)
- Calore specifico: 232 J/(kg·K)
- Conducibilità elettrica: 63×106/(m·Ω)
- Conducibilità termica: 429 W/(m·K)
Argento – Composti principali
Cloruro AgCl – Alogenuro insolubile in acqua e negli acidi, impiegato in fotografia per produrre emulsioni per pellicole.
Bromuro AgBr – Alogenuro simile al cloruro e ancora più usato in fotografia.
Solfuro Ag2S – Solido nero insolubile in acqua e negli acidi non ossidanti, è un composto molto stabile.
Nitrato AgNO3 – Composto più importante di questo elemento, è un sale corrosivo e tossico ottenuto dall’azione dell’acido nitrico sull’argento. Molto solubile in acqua, ha proprietà disinfettanti.
Solfato Ag2SO4 – Composto molto stabile, solubile in acqua, si presenta come un solido bianco inodore ed è molto irritante.
Isotopi – Questo elemento ha due isotopi stabili in natura, Ag-107 e Ag-109.
Applicazioni
Il principale utilizzo dell’argento è come metallo prezioso (l’argenteria è una branca importante del settore della gioielleria, che usa soprattutto l’argento sterling, una lega con il 92,5% di argento). In quanto a volumi, però, il magigore consumo si nota nelle industrie fotografica e farmaceutica.
L’argento viene utilizzato anche per la produzione di contatti ad alta conduttività nei manufatti elettrici ed elettronici, per la preparazione di emulsioni fotografiche (si usano ioduro, bromuro e cloruro), per la produzione di specchi ad alta riflettenza, per la produzione di monete, per la preparazione di leghe utilizzate in odontoiatria, per la fabbricazione di batterie a lunga durata (con zinco o cadmio) ecc.

Argento liquido
Argento – Le leghe
L’argento in lega com rame, oro e zinco è usato per la produzione di monete e oggetti di oreficeria. Questo elemento viene aggiunto anche a leghe di rame, ferro, nichel e bronzo per aumentare la resistenza meccanica e la conducibilità elettrica.
Biologia
L’argento non ha nessun ruolo biochimico nel corpo umano. Sono stati individuati degli effetti battericidi dello ione Ag+, ma le prove scientifiche della sua efficacia non sono ancora sufficienti. In commercio si trova l’argento colloidale, un liquido composto da particelle di questo elemento sospese in acqua proposto come antibatterico, di cui è autorizzato solo l’uso esterno.
Se assorbiti, i sali d’argento entrano nel sistema circolatorio e da lì nei tessuti, dove possono produrre una patologia (argiria) per cui la pelle e le mucose assumono una colorazione grigiastra e si possono sviluppare danni ai bronchi e ai reni. L’ingestione provoca seri danni all’apparato gastrointestinale e nel caso di alcuni composti può anche essere letale.
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