Le Moracee sono una famiglia di piante Dicotiledoni arbustacee, erbacee o arboree con frutti secchi, indeiscenti, foglie semplici, alterne e fiori unisessuati. Vivono nelle regioni a clima tropicale o temperato. In Italia sono presenti poche specie, introdotte a scopi alimentari (la mora di rovo è una rosacea).
Il fico è coltivato per i frutti e come pianta ornamentale. Ha foglie ruvide, piccoli fiori unisessuati e un falso frutto (siconio) la cui parte commestibile è costituita dal ricettacolo carnoso. I frutti si possono consumare sia freschi che secchi. L’impollinazione avviene grazie alla presenza di un insetto che compie il ciclo vitale nell’interno delle infiorescenze.
Il gelso è un genere di piante arboree che crescono nelle regioni temperate calde. Il gelso bianco, d’origine cinese, è largamente coltivato, ha foglie alterne, cuoriformi o lobate; costituisce un alimento per il baco da seta e per i bovini. Le more sono i suoi frutti, a falsa drupa, dal colore biancastro, dolci e commestibili. Il legno è utilizzato per la fabbricazione di botti. Il gelso nero, originario della Persia, è legnoso e robusto, ma più piccolo di quello bianco. I frutti, more nere, sono commestibili, si può ottenere da essi uno sciroppo usato come astringente.

Gelso bianco (Morus alba ‘Pendula’)
L’albero del pane è originario del sud-est asiatico (foreste pluviali della Thailandia) e dell’Oceania; i suoi frutti, (grandi più di un melone, verdastri e ricchi di amidi altamente energetici) sono utilizzati come nutrimento dagli indigeni.
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