Le Malvacee sono famiglia di piante Dicotiledoni a cui appartengono oltre un migliaio di specie erbacee, arbustive o arboree delle regioni calde e temperate. Ci sono specie di notevole interesse commerciale, piante ornamentali e piante alimentari.
Il nome della famiglia deriva dalla malva, pianta erbacea, spontanea in Italia, utilizzata in erboristeria per le sue proprietà antinfiammatorie.
Il tiglio è un albero di alto fusto, coltivato soprattutto a scopi ornamentali (per esempio per i viali delle città), originario dell’emisfero boreale, molto longevo, potendo raggiungere i 250 anni. Il nome in greco significa piuma, per la caratteristica brattea fogliacea che facilita la diffusione eolica dei grappoli di frutti.

I fiori del tiglio sono molto profumati
Molte Malvacee forniscono fibre tessili (cotone, iuta, kenaf). Il cotone è una pianta arbustiva originaria del subcontinente indiano e delle regioni tropicali e subtropicali dell’Africa e delle Americhe, importata in Europa dagli arabi. Dai suoi semi si ricava la fibra tessile omonima. È coltivato anche in Italia; può raggiungere i 2 m di altezza, ha foglie lobate, fiori gialli e capsule con molti semi ricoperti di peli bianchi che formano la bambagia.
Il cacao è un albero sempreverde alto fino a 10 m, originario delle zone forestali dell’America tropicale; produce frutti dalla forma di bacca ovoidale allungata, che contengono dai venti ai trenta semi. La pianta viene coltivata per la mandorla racchiusa nei semi in quanto, sottoposta a torrefazione e macinazione, produce il cacao usato nell’industria dolciaria; dai semi, inoltre, si ricava il burro di cacao, un grasso vegetale che rende il cioccolato plastico e morbido. Nei cioccolati sono utilizzati anche surrogati del burro di cacao.
Per scopi ornamentali è importante l’ibisco, genere del quale si conoscono oltre 200 specie, apprezzate per il colore dei loro fiori. Il carcadè si ottiene dall’infusione dei petali di una specie particolare di ibisco.

Hibiscus syriacus
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