Le Labiate (Lamiacee) sono una famiglia di piante Dicotiledoni comprendente circa 3.000 specie, da molte delle quali si estraggono oli essenziali. Hanno fiori caratterizzati da corolla bilabiata. Vivono nelle regioni temperate di Europa, Asia e Africa.
La Labiata più caratteristica, conosciuta fin dall’antichità, è la menta. Secondo la mitologia greca, la moglie di Plutone, Proserpina, per vendicarsi dell’amante del marito, Myntha, una ninfa dei boschi, la trasformò in una pianticella. Giove, mosso a compassione, le regalò un profumo forte e delizioso che avrebbe attratto chi le fosse passato vicino. Anche una leggenda cristiana ha la menta come protagonista; durante la fuga in Egitto per salvarsi da Erode, da un cespuglio di menta sgorgarono gocce di acqua profumata che dissetarono la Madonna: da allora la menta si chiamò anche erba di Santa Maria. Nel medioevo e nel rinascimento fu usata nei filtri d’amore e assunse il nome di erba del diavolo. Varietà molto coltivate sono la piperita, la mentuccia, la verde (o romana), la crespa. È usata dall’industria farmaceutica, da quella cosmetica, da quella alimentare e nella produzione di liquori. Contiene un olio essenziale ricco di mentolo con lieve azione analgesica. In cucina si usa in diversi piatti, soprattutto della cucina romana, ed è usata in bevande dissetanti.

Riferito alla pianta, il termine menta è stato usato per la prima volta da Gaio Plinio Secondo (scrittore, ammiraglio e naturalista romano) e deriverebbe dal nome greco di una ninfa dei fiumi, sfortunata figlia del dio Cocito, trasformata in un’erba da Persefone perché amante di Dite.
L’origano è una pianta erbacea, alta fino a 80 cm, ramificata nella parte superiore; cresce spontanea nella regione mediterranea. Ha foglie piccole, ovali con profumo intenso; i fiori sono rossi o rosa, riuniti in pannocchie terminali. In India l’origano era sacro a Siva e a Visnù e in Estremo Oriente era coltivato vicino ai tempi buddhisti perché simbolo di ricerca interiore. Particolarmente profumato quello greco, attualmente in via di estinzione. La maggior parte di quello commercializzato ha origine selvatica e proviene da Marocco e Turchia, anche se viene coltivato in tutta Europa. Cresce nei luoghi soleggiati fino a 2.000 m d’altitudine; fiorisce da giugno a settembre. Viene utilizzato come aromatizzante.
Il rosmarino è un arbusto sempreverde originario del Mediterraneo, arriva a superare i due metri, con fusto legnoso e ramificato, foglioline strette di colore verde scuro superiormente e biancastre inferiormente. I fiori (da marzo a ottobre) sono azzurri, violetti o bianchi, raccolti in grappoli. Il nome deriva dal fatto che cresce spontaneo in riva al mare. Molto aromatico (il profumo è dovuto a un olio essenziale che contiene canfora, eucaliptolo e terpeni e il periodo di massima intensità è quello estivo), viene utilizzato in cucina e in erboristeria (è detto anche erba della memoria per le presunte proprietà toniche sul sistema nervoso, faciliterebbe la digestione e in passato la tintura veniva usata come disinfettante).

Pianta di rosmarino
La lavanda è un arbusto perenne e sempreverde di cui si conoscono circa 25 specie differenti, tipica di luoghi soleggiati e asciutti del Mediterraneo, dell’Africa nordoccidentale e dell’India. I fiori sono raccolti su spighe e il loro profumo intenso ne fa una pianta molto utile per l’industria dei cosmetici e dei profumi. La capacità di attirare gli impollinatori, in particolare api e farfalle, rendono le coltivazioni di lavanda habitat naturali di notevole importanza per la conservazione di molte specie di insetti.
Altre Labiate utilizzate nell’alimentazione umana sono il basilico, la salvia, la maggiorana, la melissa e il timo.
Indice materie – Botanica – Labiate