La divisione delle Pinofite comprende praticamente tutte le piante chiamate Conifere. Sono piante arboree o arbustive, molto diffuse e costituenti ampie foreste. Hanno foglie aghiformi, canali resiniferi e pigne contenenti i semi; molto usate per i legni, per le resine per vernici e nell’industria tintoria, in medicina per sostanze medicinali e in cucina per i semi commestibili. Le Conifere sono tipiche delle zone temperate e fredde dell’emisfero boreale.
Di dimensioni normalmente gigantesche, la sequoia raggiunge i 110 m e vive fino a 2.000 anni. Originaria della parte occidentale del Nord America, cresce spontaneamente lungo una ristretta fascia costiera tra la California e l’Oregon, soprattutto in alcuni parchi americani. Introdotta in Europa nella prima metà del XIX sec. per scopi ornamentali, le sequoie attualmente di 150 anni non superano i 50 m d’altezza. Ha foglie persistenti più o meno aghiformi, densamente spiralate. Il legno è scuro, privo di canali resiniferi e inodore.
Il cedro (da non confondere con l’albero che produce l’agrume omonimo) è un grande albero tipico dell’Himalaya occidentale e del bacino del Mediterraneo. In natura i cedri si trovano a quote montane, ma anche nella Pianura Padana e sulle Prealpi dell’Italia Settentrionale, specialmente in Lombardia. Il cedro dell’Atlante cresce spontaneamente nell’Africa nordoccidentale, mentre quello del Libano, utilizzato anticamente come materiale da costruzione, è oggi il simbolo del Libano, rappresentato nella bandiera del Paese.
Il pino è una pianta appartenente alla famiglia delle Pinacee, con foglie aghiformi, riunite in gruppi di 2, 3 o 5 che nelle piante adulte non sono inserite direttamente nel ramo (contrariamente agli abeti), ma su corti rametti, i brachiblasti. Cresce per lo più nelle zone fredde o temperate dell’emisfero settentrionale, dove forma foreste estesissime. In Italia è particolarmente diffuso il pino silvestre che può raggiungere i 35 m d’altezza. Leggermente più piccolo il pino domestico, una delle specie che ha semi (pinoli) commestibili. Il pino marittimo cresce spontaneo sulle coste tirreniche. Il pino mugo in Italia è presente principalmente sulle Alpi; il mugòlio, estratto dai suoi rami, può essere utilizzato contro le infezioni bronchiali. Il pino strobo raggiunge i 30 m ed è molto diffuso in America settentrionale. Il pino d’Aleppo è diffuso nelle zone costiere del Mediterraneo.
Abete è il nome comune di un gruppo di diversi generi di Conifere. L’abete bianco raggiunge i 45 m e vive fino a 800 anni; il suo legno è qualitativamente inferiore a quello dell’abete rosso, ma è utilizzato nelle cartiere per ottenere cellulosa. L’abete di Douglas raggiunge i 100 m e vive fino a 1.000 anni; detto pino dell’Oregon, è diffuso nelle regioni costiere del Nord America. L’abete rosso (peccio comune), diffuso sulle Alpi, in Europa centrale, nella penisola balcanica e in Siberia, è alto fino a 40 m, con tronco diritto e chioma conica relativamente stretta ed è utilizzato per la produzione di mobili. La resina degli abeti può essere utilizzata per la produzione di coloranti.
Il larice comune è una conifera nativa delle montagne dell’Europa centrale, delle Alpi e dei Carpazi. Raggiunge i 40 m di altezza e i 600 anni d’età; possiede una chioma a forma piramidale, ma, a differenza delle altre conifere, perde totalmente le foglie in inverno. La resina (detta trementina di Venezia) dà un’essenza medicinale mentre in estate dalle foglie trasuda la manna di Briançon, utile alle api per produrre un ottimo miele.
Il ginepro è molto diffuso nei boschi dell’Europa e dell’Asia settentrionale. In Italia cresce spontaneamente con un’altezza che va dai 3 ai 5 m a seconda della specie. Il legno, rossastro e profumato, è usato in falegnameria; i falsi frutti sono invece usati in cucina. L’olio di ginepro è usato in medicina, nella fabbricazione del gin e in profumeria. Viene ricavato dalla distillazione di coccole (falsi frutti carnosi del ginepro rosso) in corrente di vapore.

Le bacche di ginepro (Juniperus communis) sono usate in fitoterapia
Il cipresso raggiunge l’altezza di 30 m. Sempreverde con piccole foglie scagliose, portamento slanciato e piccoli coni tondi; è coltivato nelle zone temperate dell’emisfero boreale a scopo ornamentale e forestale.
Il tasso è una pianta arborea, dal fusto diritto e alto dai 10 ai 15 m e con lunghe ramificazioni. Presente nei boschi di montagna nel bacino del Mediterraneo, è molto longevo e ha effetti tossici per la presenza nelle sue foglie persistenti e lineari appuntite (come quelle degli abeti) di un alcaloide tossico, la tassina. Viene per questo chiamato albero della morte. Ha falsi frutti costituiti da un seme nero azzurro avvolto dall’arillo carnoso e rosso a maturazione. Viene utilizzato a scopo ornamentale e per il legno che è rosso scuro, venato e con pregiate caratteristiche.
Approfondimenti
Significato del termine conifera
Dal latino classico conĭfer cioè “che produce frutti conici”
La differenza fra latifoglie e conifere
Le principali caratteristiche che differenziano le Conifere dalle latifoglie sono:
- foglie aghiformi o squamose, per poter resistere anche in ambienti molto freddi o aridi; le foglie, tranne alcune eccezioni come il larice, sono perenni, non cadono in inverno (sono alberi sempreverdi);
- presenza di pigne che contengono il seme non protetto da un vero frutto;
- tipico portamento piramidale (il tronco principale cresce molto in altezza e da questo partono direttamente i rami laterali più corti). Alcune Conifere cessano di crescere in altezza e si espandono in larghezza formando dei palchi (cedro del Libano). Vi sono inoltre conifere (ginepro e pino mugo) che presentano un aspetto arbustivo.
Non ha pregio la differenziazione per altezza (Conifere in montagna e latifoglie in pianura o collina) o per clima perché esistono molte eccezioni (per esempio il pino marittimo).
Le specie
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